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Las Vegas, risveglio da incubo: turista trova addebitati $50 miliardi sul conto corrente

A Las Vegas tutto si amplifica, anche gli sbagli diventano ingestibili. Un errore bancario trasforma una notte tranquilla nel cuore della Strip (potrebbe sembrare un ossimoro ma non è così) in una storia surreale: una donna si ritrova con un saldo negativo da capogiro. La banca chiarisce: “Solo un glitch” o come direbbe De Sica "una semplice burla" Ma il caso diventa virale e conferma che a Las Vegas l’assurdo è sempre dietro l’angolo.

Svegliarsi con $50 miliardi di debiti

C’è chi da Las Vegas torna con un ricordo, chi con un rimorso, e chi — come questa turista alla sua prima volta in un casinò — con un debito da cinquanta miliardi di dollari. Una cifra così assurda da sembrare uscita da una slot machine impazzita, una di quelle che illuminano le notti del Nevada con la stessa sobrietà di un’astronave atterrata male.

La donna, raccontano i media americani, aveva giocato poco e niente: qualche puntatina, il minimo indispensabile per poter dire “ci sono stata e mi sono divertita”. Poi la stanza d’albergo, il sonno tranquillo che solo chi è convinto di non aver fatto danni può permettersi a Vegas.

La mattina dopo, però, il risveglio è da film. Sullo schermo della banca appare un saldo in rosso, ma non il rosso dei conti che arrancano: il rosso con gli zeri che abbondano. Meno cinquanta miliardi. Una cifra che neppure Las Vegas, città nata per esagerare, aveva ancora osato immaginare.

turista las vegas
Una turista a Las Vegas (Shutterstock)

La versione della banca

L’episodio, com’era prevedibile, è diventato virale in pochi minuti sui social negli States. C’è chi ha parlato di un glitch, chi del più feroce scoperto di conto della storia, chi di un nuovo genere letterario: l' horror‐finanziario. La banca, dopo un’ora di panico collettivo, ha confermato la spiegazione più semplice e meno cinematografica: "si è trattato di un semplice errore di sistema". Nessun debito, nessuna truffa nformatica, nessuna puntata all-in notturna in stato di amnesia.

Rimane però l’immagine perfetta di Las Vegas: la città dove tutto è possibile, anche svegliarsi poveri senza aver mai rischiato davvero ai tavoli. L’America sa essere grandiosa persino nei suoi sbagli, ama esagerare, anche quando si tratta di errori contabili.

E la protagonista? Racconterà per anni la sua storia. E come spesso accade negli Stati Uniti, non dovrà nemmeno esagerarla: ci ha già pensato il sistema bancario.

La crisi del turismo nel 2025 a Las Vegas

Las Vegas è sempre stata un tempo sinonimo globale di “vacanza sfrenata, casinò e luci 24/7”, ma oggi il sistema Vegas sta attraversando una crisi del turismo che sembra ben più di una flessione stagionale. Numeri recenti indicano un calo significativo nei visitatori, nell’occupazione alberghiera, nelle presenze nei casinò e nella spesa turistica complessiva.

I dati del declino - A settembre 2025, l’occupazione media degli hotel è scesa al 78,7%, con un RevPAR (ricavo per camera disponibile) in calo di circa il 9% su base annua.

Il volume di visitatori è in calo per il nono mese consecutivo: a giugno-luglio, la riduzione è stata dell’11–13% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Anche la spesa al consumo nella contea che ospita Las Vegas mostra una flessione: ristoranti, retail, intrattenimento e servizi turistici segnano un calo rispetto all’anno precedente.

Il risultato: casinò vuoti, tavoli da gioco deserti, ristoranti e negozi che soffrono — il tutto in una città costruita sul turismo di massa.

La crisi del turismo che sta investendo Las Vegas nel 2025 non è frutto di un fenomeno passeggero, ma la combinazione di costi elevati, cambiamenti nelle abitudini dei viaggiatori, declino del turismo internazionale e assenza di grandi eventi — il tutto in un contesto globale segnato da incertezze economiche e concorrenza crescente. Inoltre non è da sottovalutare neanche la concorrenza dei casinò online .

Una città costruita sul mito delle “notte infinite e lusso sfrenato” scopre oggi una fragilità strutturale: senza adattarsi, rischia seriamente di perdere lo status di capitale mondiale del divertimento.

Le storie più curiose che solo Las Vegas può raccontare

Las Vegas è una città che vive di eccessi, paradossi, leggende nate al tavolo verde e verità che sembrano scritte da uno sceneggiatore molto ispirato e fuori dagli schemi. E anche negli ultimi anni non ha tradito la sua fama: tra arresti assurdi, colpi di fortuna inspiegabili e dilettanti allo sbaraglio, la capitale dell’entertainment continua a regalare vicende che fanno il giro del mondo.

1. La donna che vince per caso… e sparisce

È diventata virale anche la storia di un'altra turista che, durante una vacanza lampo, si siede a una slot machine difettosa e “vince” quasi 50.000 dollari senza accorgersene: il display va in crash, la macchina si blocca e lei se ne va convinta di aver perso tutto.

A distanza di ore i tecnici del Nevada Gaming Control Board scoprono il jackpot reale e parte una vera caccia all’uomo (anzi, alla donna) attraverso scontrini, telecamere e registri elettronici. Alla fine la trovano… e lei non ricordava nemmeno di aver giocato. La consegna del premio diventa un piccolo evento mediatico. Solo a Las Vegas puoi diventare ricca senza saperlo.

2. Il turista che tenta la fuga… su un unicorno gonfiabile

Sul Lago Mead — a meno di 50 chilometri da Vegas — un turista ubriaco decide di “evitare la polizia” fuggendo su un enorme unicorno gonfiabile preso in affitto sullo Strip. Il vento lo spinge verso il centro del lago, dove viene recuperato dalla Guardia Costiera locale tra applausi e incredulità. La scena, ovviamente, finisce sui social: un arresto, 14 milioni di visualizzazioni, e una collezione di meme che continua ancora oggi.

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