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Casinò Saint Vincent

La strategia del Casinò di Saint Vincent: nasce la nuova task force

In un clima di forte attenzione pubblica dopo le recenti notizie sull’indagine giudiziaria della Procura di Aosta che ha svelato lo schema di riciclaggio che avrebbe consentito a alcune aziende piemontesi di evadere il fisco per milioni, il Casinò de la Vallée di Saint-Vincent ha formalmente costituito una task force di esperti per analizzare gli atti ufficiali disponibili e supportare la casa da gioco nel rafforzamento dei propri sistemi di controllo interno e di compliance.

La decisione è stata comunicata dall’amministratore unico Rodolfo Buat nel corso della presentazione della Relazione sulla Sostenibilità, evento tenutosi l’11 dicembre al Centro Congressi del Grand Hôtel Billia. Buat ha sottolineato la necessità non solo di seguire con attenzione lo sviluppo delle indagini, ma anche di cogliere l’occasione per “guardare dentro” l’organizzazione e valutare eventuali interventi migliorativi sulla governance aziendale".

A complicare il tutto c'è stata anche l'inchiesta su Aldo Spinelli, per chiudere in bellezza il 2025.

Casinò di Saint Vincent: perché una task force e quali sono i suoi obiettivi

La task force nasce all’indomani dell'’inchiesta della Procura di Aosta che – secondo quanto emerso finora – riguarda presunti episodi di frode, riciclaggio di denaro e fatture false all’interno delle attività legate alla casa da gioco, con la complicità - secondo i procuratori - di due funzionari del casinò.

Sebbene l’indagine sia in corso e non vi sia alcuna sentenza, la direzione del Casinò ha deciso di adottare un approccio proattivo per:

  • Analizzare in profondità gli atti ufficiali relativi all’inchiesta;
  • Verificare l’efficacia dei controlli aziendali esistenti, in particolare in materia di antiriciclaggio e compliance normativa;
  • Individuare eventuali criticità operative o di governance;
  • Proporre interventi di miglioramento procedurale e organizzativo per rafforzare la trasparenza e l’integrità dei processi interni.

I professionisti coinvolti nella task force

La task force è composta da figure di alto profilo accademico e professionale che opereranno accanto al personale interno della Casa da gioco:

  • Il Professor Alain Devalle, ordinario di economia aziendale all’Università di Torino e consulente aziendale;
  • L' Avvocato Ascanio Donadio, esperto in diritto penale;
  • L' Avvocato Vittorio Provera (studio Trifirò & Partners), con consolidata esperienza nei casinò italiani, soprattutto negli ambiti civilistici e giuslavoristici;
  • Il Professor Maurizio Riverditi, avvocato e docente di diritto penale all’Università di Torino.

Reazioni politiche e istituzionali

L’iniziativa è stata accolta con attenzione anche sul piano politico. Il Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Renzo Testolin, ha definito la costituzione della task force “centrata e opportunissima”, soprattutto per focalizzare l’analisi sulla prevenzione di fenomeni quali corruzione e riciclaggio all’interno di un’attività soggetta a stringenti obblighi di antiriciclaggio.

Altri osservatori politici, come Stefano Aggravi (Presidente del Consiglio Valle d'Aosta), hanno messo in guardia dal sovrapporre le responsabilità individuali alle valutazioni complessive sull’azienda, ribadendo l’importanza di distinguere le indagini penali in corso dalla strategia industriale e futura del Casinò.

Casinò de la Vallée : la sala cresce sotto il profilo economico

La decisione arriva in un momento in cui il Casinò de la Vallée sta cercando di consolidare non solo la propria immagine istituzionale ma anche la sua sostenibilità economica. Nel 2024 la casa da gioco ha registrato un incremento degli incassi, passando da circa 73 milioni di euro nel 2023 a oltre 80 milioni, con un utile di esercizio salito da 15 a 17 milioni di euro, segnando la fine del periodo di gestione concordataria e una progressiva stabilizzazione dei conti. Aostasera

Tuttavia, l’interrogativo politico ed economico principale resta come tradurre gli sforzi di compliance e trasparenza in un concreto rafforzamento competitivo, in un settore sempre più sotto esame per rischi reputazionali legati alla governance e all’efficacia dei controlli antiriciclaggio.

Inoltre il casinò deve fronteggiare la concorrenza spietata dei casinò online italiani che garantiscono incetivi e offrono bonus casinò di benvenuto ai propri nuovi iscritti.

La strategia difensiva del Casinò di Saint Vincent

La costituzione di questa task force può essere letta come una strategia difensiva di fronte a un’indagine sensibile, ma anche come una occasione per innovare e migliorare i processi interni di una delle società di gioco pubblico più rilevanti in Italia.
In un mercato regolamentato dove la compliance normativa, soprattutto in materia antiriciclaggio, è un requisito imprescindibile per la conservazione della concessione, la trasparenza e l’indipendenza delle analisi esterne possono rivelarsi una buona mossa sia politica che legale.

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