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Vince 770.000 $ al WCOOP, pensa di comprarsi una chiesa

[imagebanner gruppo=pokerstars] Spesso i giocatori di tornei si riferiscono ai vari MTT chiamandole "parrocchie": non dovrebbe sorprendere più di tanto, quindi, che un giocatore che abbia appena vinto 770.000 dollari arrivando sesto al Main Event WCOOP stia pensando di acquistare una chiesa.

Può sembrare una follia, ma il londinese Daniel Rudd è tutt'altro che un pazzo. Dietro al nickname di "19Dan86" gioca infatti abitualmente cash game a livelli medio alti, ma grazie al piazzamento in uno dei tornei online più importanti dell'anno - condito da un ricco deal - è riuscito a mettere in un colpo solo le mani su una somma che lui stesso non esita a definire "life changing".

"Vincere qualcosa come 40.000 dollari è una bella soddisfazione, ma in quel caso per il vincitore c'era 1.800.000 dollari - ha ricordato a Lee Davy su PokerListing.com - per questo ero molto nervoso quando non erano rimasti che tre tavoli, ed una volta che tutto era finito mi sentivo assolutamente incontenibile, ho svegliato mio padre e non voleva credermi".

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Per questo, come detto uno dei modi in cui ha pensato di reinvestire una somma simile sta nel comprare una chiesa e riconvertirla in un ristorante, o in un locale. In fondo sembra appropriato, visto che quei soldi sembrano quasi piovuti dal cielo. Di sicuro comunque non li utilizzerà per lanciarsi in chissà quali partite, sia perché non se la sente, sia perché in fondo non ne ha bisogno.

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"Ho 28 anni, ed ho imparato come si gestiscono i soldi, non sono il tipo di giocatore che si prende degli shot incredibili o sente il bisogno di spenderli a tutti i costi - spiega - mi è capitato di giocare una partita con bui £100/£200 e di sentirmi nervoso, ma la verità è che non ci sono tutte queste partite a limiti più alti rispetto a quelli che gioco di solito, ed è anche per questo che ho cominciato a giocare più tornei".

Tutto facile, giusto? Non proprio. Certo, per lui le cose vanno molto bene ed anche in precedenza non poteva lamentarsi, ma conoscendo molti altri professionisti sa che la strada non è affatto così spianata: "E' una vita fatta di alta e bassi, diversa da tutti coloro che hanno un lavoro normale. Ho amici che si pentono di alcune scelte economiche fatte in passato, o che stanno attraversando periodi con risultati amari, è molto più dura di quanto in tanti possano pensare".

Per quanto lo riguarda, come molti ha iniziato a giocare con gli amici senza dare al poker alcun peso, ma ormai da tempo quello per lui non è più un gioco: "A volte mi domando cosa ne sarebbe stato di me, se il poker non fosse stato tanto generoso con me". Probabilmente sarebbe stato felice comunque, ma certo comprarsi una chiesa è un po' un'altra storia.

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