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Maria Ho

Maria Ho: "Ecco perché il poker è ancora un gioco da uomini"

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Con oltre 1,6 milioni di dollari vinti in carriera, Maria Ho è attualmente una delle giocatrici di poker più note al mondo. Alle WSOP 2014 è stata anche la donna che si è meglio classificata al Main Event. Ma guai a parlare con lei di questa divisione tra sesso maschile e sesso femminile al tavolo verde.

"Mi chiedo spesso come mai il poker sia un gioco prettamente maschile, anche ai giorni nostri. Immagino che sia qualcosa di radicato nelle situazioni iniziali, dove le donne non si ritrovavano molto. Bische clandestine fatte di carte, sigari e whiskey. Connotazioni tipiche dell'universo maschile che si ritrova a passare il temo insieme".

Il fatto che ancora oggi tutti voltino la testa quando una donna entra al casinò per sedersi al tavolo da poker non va proprio giù alla madrina del recente Battle of Malta, che ricorda le reazioni dei maschietti le prime volte in cui la vedevano giocare: "C'era chi pensava solo a flirtare con me, credendo che non sapessi cosa stavo facendo. C'era però anche chi credeva che io non dovessi giocare a poker".

In una recente intervista rilasciata a TribLive, la Ho ha voluto anche dare qualche consiglio alle donne che magari vorrebbero avvicinarsi al Texas Hold'em, ma nutrono ancora timore nel sedersi al tavolo: "Bisogna ricordare sempre che chiunque all'inizio era un principiante. Sesso a parte, ogni singolo avversario contro cui giochiamo ha avuto la sua prima volta al casinò e la sua prima volta al tavolo da poker".

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In definitiva, Maria afferma come "non si deve dimenticare che non siamo gli unici a sederci per la prima volta al tavolo. Ci sarà chi non ci accoglierà in maniera positiva, ma anche chi tenterà di farci sentire a nostro agio. Ma vale la pena provarci, perché altrimenti non sapremo mai cosa avremo perso. Credo che il poker sia un gioco stupendo e che le donne abbiano le abilità necessarie a primeggiare".

Infine, una battuta sul principale luogo comune che circonda i professional poker player: "Molti pensano che siamo semplicemente dei gambler, che ci sediamo al tavolo e vediamo chi è il più fortunato. Credo che il poker non riceva il giusto rispetto, a causa del fatto che la gente lo percepisce in maniera sbagliata, solo perché si gioca al casinò".

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