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Jamila Von Perger: "perché le donne non sono disposte a fare le poker pro"

[imagebanner gruppo=pokerstars]In pochi conoscono l'emergente Jamila Von Perger che, con la sua splendente chioma bionda, è stata protagonista di un'entusiasmante deep run all'EPT di Barcellona (finendo al 23esimo posto). Ed anche durante la tappa francese dell'European Poker Tour aveva lasciato il segno.

La poker pro tedesca - nel live - ha già guadagnato oltre 170.000 dollari. Jamila vive a Vienna come molti professionisti tedeschi (per ragioni fiscali), insieme al fidanzato Manig Loeser.

"Ho iniziato a giocare a poker - rivela a CalvinAyre - nel 2008, dopo una partita in casa tra amici. Da quel momento la mia vita è cambiata. Per molto tempo giocavo male ma dopo il mio trasferimento a Vienna ho fatto grossi passi in avanti. Molti pro vivono qui in Austria".

Jamila racconta la sua vita: "ho studiato duramente per diventare dietista. Ho lavorato anche per una poker room per 6 mesi. Quando sono venuta a Vienna ho deciso di frequentare all’Università il corso di sociologia. In questo momento però mi dedico al poker al 100%".

Il fidanzamento con Manig Loeser è stato decisivo: "ha individuato nel mio gioco almeno 100 leaks. Senza di lui non sarei mai arrivata a fare la professionista" ammette in modo sincero.

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Jamila Von Perger

 

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La player tedesca ha una sua idea sul perché sempre meno donne decidono di dedicarsi al grinding: "molte ragazze amano questo gioco. Il problema è che il poker è pieno di rischi. E se vuoi diventare una pro devi dedicargli molto tempo, devi farlo in maniera molto seria, full time come quando si studia all'Università. Penso sia l'unico modo per guadagnare soldi, a meno che non hai un talento folle”.

Non credo che le donne siano disposte a prendere grossi rischi: investire così tanto tempo senza una garanzia di successo, non è attrattivo per loro. Vi sono troppe incognite finanziarie. Questa è la mia opinione".

Jamila rigetta ogni altra teoria sul fatto che alla fine trionfi il maschilismo nelle poker rooms: "non penso che una donna rifiuti a prescindere di frequentare questo mondo, perché è dominato dagli uomini o perché noi ragazze non siamo abbastanza forti. Se altri giocatori mi trattano male al tavolo, sono solo dispiaciuta per loro, alla fine dimostrano quanto sono insicuri e immaturi".

La ragazza ha le idee chiare: "il mio obiettivo? Diventare un player forte, al momento sono normale. Ho davvero bisogno di lavorare duro, sono stata un pò troppo pigra l'anno scorso e sono determinata a cambiare questo atteggiamento".

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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