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Jamie Gold è il giocatore ad aver vinto il Main Event più ricco di tutti i tempi (portò a casa una prima moneta da 12 milioni di dollari) e al tempo stesso è anche considerato da molti come uno dei campioni più scarsi e antipatici.
Nel suo caso non si tratta di quell'odio che i vincenti di qualsiasi disciplina devono imparare a sopportare, perchè all'epoca del suo trionfo quasi tutti furono d'accordo nel dire che senza una sfortuna sfacciata il buon Jamie non sarebbe mai stato in grado di vincere, viste alcune giocate molto discutibili.
Come se questo non bastasse per affossare la sua popolarità, il campione del Main Event 2006 si è spesso reso protagonista di comportamenti poco simpatici al tavolo, attraverso frasi e atteggiamenti che hanno spinto molti a definirlo una persona arrogante e presuntuosa.
Parliamo ad esempio di quando vinse una scommessa in base alla quale doveva almeno fare almeno un ITM alle WSOP 2010 e subito dopo lo scoppio della bolla "regalò" il suo stack a un avversario perchè non aveva più voglia di giocare, oppure di quando si scontrò con Mike McDonald alle WSOPE nel 2007 e dopo averlo scoppiato lo derise per aver preso la decisione giusta. Oggi vi parliamo proprio di quell'episodio.
Siamo al Main Event WSOPE di Londra e Gold apre il gioco a 300 con una coppia di 3. Un giocatore in middle position chiama con a 7 e la parola passa poi a un giovanissimo Mike McDonald, che a 18 anni appena compiuti aveva preso un volo dal Canada per giocare il suo primo torneo live (negli USA non si può giocare fino al compimento del 21° anno di età). "Timex" spilla j j e decide di 3-bettare a 1.000 chips dal bottone.
Tutti foldano fino a Gold che ci pensa un po' e decide di effettuare una 4-bet fino a 2.800 gettoni. Chiaramente Jamie è convinto che il suo giovane avversario stesse tentando uno squeeze e il suo contro-rilancio mossa non avrebbe senso se non in bluff visto il (non)valore di 3 3 in questo. Mike decide di chiamare con la sua coppia di Jack e si arriva così sul flop 10 4 7 con 7.025 gettoni nel piatto.
Gold chiede di vedere lo stack dell'avversario, ci pensa a lungo e alla fine fa check; "Timex" invece è rapido nel mettere 2.500 chips nel mezzo, una puntata relativamente piccola, fatta appositamente per farsi pagare da una mano peggiore. Tuttavia Jamie non chiama: dopo pochi secondi mette in mezzo tutto il suo stack per oltre 20.000 chips!
Di fronte a una puntata così forte, Mike inizia a riflettere profondamente e prova a ottenere un tell dall'avversario chiedendogli quale fosse il suo nickname online. La risposta di Gold è stizzita: "Non gioco online. Il mio nome è Jamie Gold e sono qua, ora. Questo è il mio primo torneo". Una frase detta proprio per provocare il giovane avversario che stava giocando il suo primo evento live.
Alla fine, però, Mike chiama e allo showdown si vede favorito all'86%. Gold gli dice "nice hand" e McDonald sorride alla vista della coppia di 3. Un errore clamoroso quello di pensare di aver vinto prima del river e infatti il turn è proprio un 3 che regala il set a Jamie e lo fa esultare. Oltre a questo gesto poco sportivo, il campione del Main Event 2006 dichiara: "Questo è ciò che meriti se decidi di chiamare con i Jacks..."
Il river non porta sorprese e Mike si deve alzare dal tavolo senza ricevere nemmeno la stretta di mano da Gold. Nell'intervista successiva all'eliminazione Mike si sfoga: "È notoriamente scarso eppure dice queste frasi sul fatto che me lo merito perchè ho chiamato con i Jacks... Non credo abbia rispetto per il mio gioco".
L'allora 18enne canadese concluderà poi l'intervista con una frase che diventerà famosissima: "I giocatori di live poker fanno schifo".
Questo il video in questione:
