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Michelle Orpe: la seconda vita di Miss Party. Il boom live in UK

[imagebanner gruppo=gazzabet]Michelle Orpe è stata per anni una delle icone dell’European Poker Tour e una delle donne più eleganti del movimento continentale. La sua uscita dal poker oramai sembrava scontata e definitiva, ma il contesto sembra improvvisamente mutato.

In Gran Bretagna, così come in Italia, si sta registrando un fenomeno particolare: se il poker online sta vivendo una fase di transizione (nel 2014 l’action nella rete dot com ha fatto segnare un -16%) e una stagione di profondi mutamenti, i tornei live low stakes (in particolare se supportati da garantiti) stanno registrando un boom assoluto.

Il centro di gravità è la nota poker room Dusk till Dawn di Nottingham che negli anni d’oro del poker, ha differenziato l’offerta ed ha sempre spinto in questa direzione. Il tempo ha dato ragione alla politica perseguita dal proprietario della sala, Rob Yong che ha preferito puntare sui low buy-in e difendere il suo field di giocatori.

Dusk till Dawn ha stretto una partnership importante con PartyPoker e il World Poker Tour. I vertici britannici di Bwin.Party e lo stesso Rob Yong, hanno voluto Michelle Orpe, come figura di congiunzione ideale per coordinare le due realtà.

L’ex presentatrice dell’EPT sarà responsabile per lo sviluppo delle politiche di social marketing di PartyPoker in Gran Bretagna con particolare attenzione per la promozione di Dusk till Dawn.

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Pensavo di essermi lasciata alle spalle il poker. Ho fatto tutto nel business. Ho iniziato – rivela a Lee Davy di CalvinAyre – quando avevo 25 anni ed ho lavorato in questo mondo per un decennio. Ho esordito con Poker Night Live con Kara Scott e Nick Wealthall. Poi sono andata a Sky Poker e all’EPT. Ho fatto parecchie cose per Matchroom e Poker Million”.

“Rob Yong e Simon Trumper sono buoni amici. Ero sempre in contatto con loro perché mio padre gioca spesso al Dusk till Dawn. Rob e Simon mi parlavano di questo boom nel settore nel Regno Unito e mi hanno proposto di tornare a lavorare nel poker con loro”.

“Ho colto al volo l’occasione. Rob ha capito deve funzionare il mondo del poker. Lui fa tutto curare i giocatori base. I tornei da 5.000 sterline se li possono permettere in pochi. Lui ha creato eventi da 50 sterline, in modo tale da permettere ai players amatoriali di essere i veri protagonisti. Rob vuole creare una comunità di giocatori nel Regno Unito e io cercherò di accontentarlo”.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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