Il termine non exploitabile deriva essenzialmente dal campo della teoria dei giochi, e così ad un livello base può essere riferita ad una mossa che non permette all’avversario di ottenere un edge nel lungo periodo, a prescindere da quale strategia vi utilizzi contro.
Per meglio capire di cosa stiamo parlando, possiamo riportare l’esempio del noto gioco sasso-carta-forbice, anche chiamato Roshambo o Morra Cinese. Se buttate “sasso” il 100% delle volte, la vostra azione sarà facilmente exploitabile, perchè all’avversario basterà tirare “carta” nella totalità dei casi per incrementare il suo winrate fino al 100%. Se bilanciate tra sasso e carta facendo 50 e 50, l’altro dovrà fare sasso nel 100% dei casi per vincere il 50% delle volte (nell’altro 50 finirete in pareggio).
Una strategia non exploitabile per la Morra Cinese diventa dunque quella di alternare le tre mosse distribuendole per 1/3 ognuna, perchè l’opponent non potrà fare nulla per rendervi perdenti nel lungo periodo.
Un’idea del genere è stata più volte pensata anche per il poker, specialmente per i sit’n’go e gli MTT. Facciamo subito un esempio: diciamo che state giocando un torneo e avete 1000 chips con bui 50/100. Vi trovate in posizione di small blind e ricevete A-5 offsuit. Tutti prima di voi foldano ed ipotizziamo anche che sul Big Blind ci sia un giocatore bravo quanto voi contro il quale non potete agire in maniera profittevole (naturalmente questa è una forzatura che serve soltanto a spiegare meglio il nostro esempio, perchè la mano potrebbe essere giocata in tanti modi diversi come con un limp, un open-push ecc.).

Foldare ha EV neutro (non -0,5 BB perchè avete già messo lo SB nel piatto), ed ogni giocata che può portarvi al post-flop diventa a EV negativo per via dello svantaggio di posizione. Per cui il vostro obiettivo principale è quello di prendere il piatto pre-flop. Come procedere? La risposta è semplice: serve un open-shove. Può essere un errore? E’ quello che vogliamo scoprire.
Ipotizziamo che il vostro avversario possa vedere che carte avete in mano e che quindi possa giocare contro di voi in maniera perfetta, ossia che calli con tutte le coppie e gli A-x uguali o migliori del vostro. Un range 22+, A5+ per intenderci. La giocata non exploitabile è appunto quella che prevede che se anche l’altro conosca le vostre hole card cosa possa comunque imbastire alcuna contromisura per vincere nel lungo periodo.
Sappiamo che riceverà un Asso medio-forte circa il 16,7% delle volte, il che significa che nell’altro 83,3% dei casi prenderete i bui pre-flop (gli 1,5 BB che sono nel piatto). Quando verrete callati, invece, avrete un 34% di equity contro il range prima descritto. Con tali numeri vuol dire che in un piatto da 20 BB avrete un equity di 6,8 BB (ossia ogni volta che verrete chiamati perderete 3,2 BB). Calcolando il tutto avremo: (0,833)(+1,5 Big Blinds) + (0,167)(-3,2 Big Blinds) = +1,25 BB – 0,53 BB = +0,72 BB.
Questo risultato sta a significare che l’altro non avrà modo di fare profitto long term a prescindere dalla sua strategia. Anche se gioca perfettamente contro la vostra mano, voi avrete sempre un profitto di 0,72BB.
Visto che foldare è a EV=0, ed ogni altra opzione che porti al post-flop vi farà perdere nel lungo periodo, open-shovare diventa chiaramente la scelta migliore. Specifichiamo, comunque, che visto che l’altro deve chiamare 9 BB in un pot da 11BB, avrà bisogno di un’equity del 45%, vale a dire che gli converrà chiamare anche con mani come Q-J suited. L’unico effetto di ciò sarà una leggera riduzione l’EV del vostro all-in (ma non andrà mai in negativo).
Infine, una mossa non exploitabile non è sempre l’opzione preferibile. Se ad esempio avete uno stack di 10.000, i bui sono 50/100 e dal dealer ricevete A-A, un open-shove presenterà certamente un profitto long term, ma non significa che corrisponda esattamente al meglio che potete fare. Piuttosto dovrete cercare di far cadere in errore qualche avversario, agendo con maggiore deception ed anche in ottica di una strategia generale più bilanciata.