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Essere un dealer alle WSOP, fra proteste e lamentele

Comparse silenziose eppure indispensabili, ogni anno alle World Series Of Poker i dealer finiscono col far parlare di sé, nel bene e nel male. Se da un lato infatti i giocatori spesso ne denunciano la scarsa esperienza, dall'altro i dealer non mancano di sottolineare condizioni di lavoro che non sembra lasciare soddisfatta almeno una parte di loro, fra orari non facili da gestire ed una paga che non sempre viene giudicata all'altezza.

Anche in questa edizione delle WSOP è emersa su TwoPlusTwo una discussione al riguardo, nella quale si vocifera come alcuni dealer alle WSOP sarebbero insoddisfatti della propria paga oraria, che ammonterebbe a circa 22 dollari l'ora, mentre in altre location come il Planet Hollywood si arriverebbe a 30 dollari l'ora in questo stesso periodo.

Come fatto notare da alcuni, difficile dire se chi si lamenti siano la maggioranza dei dealer o solamente una parte: del resto, gli stessi giocatori sul tema non sembrano avere un'opinione univoca. C'è infatti chi crede che una paga simile sia più che adeguata per quel genere di lavoro, e chi invece pensa che spesso essere un dealer significhi anche essere esposto alle lamentele e la maleducazione della gente, e che quindi questo debba essere tenuto nella giusta considerazione nel momento in cui si decida quanto pagare un dealer.

Si distingue nel coro delle opinioni quella di David "bakes" Baker, veterano delle WSOP e dei tornei che sul tema dealer scrive: "Capisco che il No Limit Hold'em la faccia da padrone, e che le scuole dei dealer non siano incentivate ad insegnare le varianti, ma credo che le WSOP dovrebbero fare uno sforzo maggiore per preparare i dealer, che troppo spesso sono lenti perché non conoscono le dinamiche di quel gioco specifico".

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Baker si è detto addirittura disposto a spiegare ad alcuni dealer più inesperti le caratteristiche salienti di certe varianti prima dell'inizio dei tornei, offrendosi di scrivere delle mini presentazioni scritte se necessario, ribadendo più volte che capisce le loro difficoltà.

"Riguardo alla paga oraria, non ho idea di quale sarebbe una adeguata - ha premesso - ma credo che la maggior parte dei dealer alle WSOP si impegnino e siano educati, e che quando si ha a che fare con persone così non ha troppa importanza se non hanno mai lavorato ad un tavolo di Razz a livello competitivo prima di quel momento".

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