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Governo Brasile: "giochi a poker online? Rischi multa di 575.000$"

Nel 2012, il Ministero dello Sport brasiliano si era sbilanciato sul poker, definendolo – in un documento ufficiale - a tutti gli effetti un gioco d’abilità. Ma il vento sembra aver girato in una direzione non favorevole per gli amanti del giochino.

Eppure, il Brasile è considerato uno dei mercati emergenti. Il segnale politico che arriva da Brasilia, la capitale, non è però incoraggiante.

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Ma facciamo un passo indietro, leggiamo cosa scriveva il Ministero dello Sport tre anni fa:

“il poker è una disciplina competitiva e parteciparvi richiede intelligenza, capacità intellettuali e abilità comportamentali per avere successo”.

Nonostante questa promettente base di partenza, in tre anni non si è registrato nessun progresso legale e neanche l’ombra di una regolamentazione per l’iGaming.

C’è ora da registrare una bella inversione di tendenza da parte della politica brasilana. Secondo un documento ufficiale pubblicato di recente su JusBrazil, è vietato giocare a poker online in qualsiasi spazio pubblico, nell’intero paese.

Con ogni probabilità, il Governo di Brasilia vuole fermare il fenomeno degli internet point che si stanno trasformando in vere grind house, il cui controllo può essere un reale obiettivo delle organizzazioni criminali locali.

“Qualsiasi cittadino che viene sorpreso a giocare a poker online, o a qualsiasi gioco da casinò, tramite smartphone o tablet, in un’area pubblica, rischia l’addebito di una multa”.

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In caso di condanna, i trasgressori potrebbero rischiare di pagare ammende che vanno da 575$ a 575.000$, o nei casi più gravi, fino a tre mesi di reclusione dietro le sbarre.

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Il poker sta registrando un picco di popolarità in tutto il Sud America e il Brasile è senza dubbio il mercato mondiale emergente. Questa nuova legge rischia di frenarne l’espansione della texana, seppur non vi sia alcuna traccia o divieto espresso a giocare dalla propria casa.

Il segnale negativo è politico ed inoltre, nel documento, il poker viene messo sullo stesso piano dei giochi di casinò.

Tutta l’industria del poker guarda con interesse a quello che sta succedendo in questo momento in Brasile.

PokerStars non ha perso tempo ed ha ingaggiato Neymar e Ronaldo (il Fenomeno). Bruno Politano è stato il primo November Nine brasiliano della storia delle World Series e questo risultato ha contribuito in maniera decisiva all’esplosione della passione per il texas hold’em.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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