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Per gli italiani è finito il tempo del betting e del poker dot com

Gli ultimi 12 mesi sono stati frenetici e ricchi di novità per i bookmakers italiani che operavano senza una concessione AAMS, con il risultato che la rete dot com sta vacillando sia per il betting che per certi poker network internazionali, la cui liquidità era alimentata da grossi brand come PlanetWin e BetUniq, società che gestivano dall’estero migliaia di conti e di players italiani.

Di fatto, la capillare rete dei Centri Trasmissione Dati (CTD), è stata quasi del tutto “smantellata”, ad eccezione di StanleyBet, società britannica (con sede a Malta), tutelata da due sentenze della Corte di Giustizia Europea.

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L’ultima clamorosa novità è che il bookmaker italo-maltese Bet1128 è in trattative per un accordo con il Governo, per far autorizzare dai Monopoli la propria rete di agenzie che, al momento, operano con una licenza dell’MGA (Malta Gaming Authority).

La stessa StanleyBet – secondo fonti di Agimeg – sta valutando con ADM-AAMS la propria posizione, anche se parte da presupposti completamente diversi rispetto agli altri allibratori.

A gennaio, hanno compiuto lo stesso passo Betaland, Goldbet e PlanetWin, le cui agenzie sono state riconosciute dallo stato italiano.

I tre bookmakers hanno aderito alla famosa sanatoria e agiranno sotto il cappello di ADM-AAMS.

Per ragioni politiche e legali collegate al mercato del betting, di fatto la rete internazionale del poker si è andata ad indebolire in maniera quasi fatale per i nostri players (ad eccezione dei professionisti).

Di fatto, la liquidità del poker italiano dot it si va a rafforzare, soprattutto per quanto riguarda network come Active Games (che aveva perso GDPoker e Bwin passati sotto la rete di PartyPoker). Goldbet sarà una skin strategica, con migliaia di clienti, per il rilancio della rete.

Planet ha annunciato un accordo importante con Ongame. Deal che avrà riflessi anche nel mercato spagnolo.

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Quest’estate, l’inchiesta della Procura di Reggio Calabria ha di fatto colpito BetUniq, alcuni brand importanti legati al Gruppo Enet e Fenplay. Malta Gaming Authority (MGA) ha sospeso, oltre alle suddette società, le licenze per diversi bookmaker italiani e alcuni operatori online, tra i quali anche Soft Bet Ltd, Soft Casino Ltd e Alibaba Casino Ltd. Insomma sull’isola sembrano saltati gli antichi equilibri.

L’uscita di scena di PlanetWin e BetUniq colpisce senza dubbio al cuore la liquidità di grossi poker network "esteri". Finita l'era del poker dot com? Sembra proprio di si.

La rete internazionale rimarrà prerogativa solo per professionisti disposti a muoversi e cambiare residenza. Ma i network saranno sempre più full reg e con meno players casuali che invaderanno le room nazionali, con grosse incognite all'orizzonte che analizzeremo in un successivo articolo.

Stessa cosa per il betting: solo i pro continuano a scommettere consistenti cifre sui bookmakers asiatici, pensiamo ad esempio a Pinnacle (nato negli States ma che opera soprattutto nell’est), Sbobet e Marathonbet, brand poco conosciuti al grande pubblico. Per questo la pubblicità rimane un’arma importante per i concessionari italiani, in modo tale da far giocare gli scommettitori su piattaforme autorizzate. Se dovesse passare la proposta di legge del Movimento 5 Stelle, con l’appoggio del PD, ovvero di vietare i messaggi promozionali a tutti i livelli, l’offerta illegale sarà agevolata.

Colossi come Bet365 e William Hill hanno invece preso concessione in Italia ed hanno policy e controlli molto attenti nell’accettare gioco dall'Italia sulle proprie piattaforme dot com.

Fine prima parte - continua

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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