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Samuel McMaster: il giudice scopre il suo bluff

Samuel McMaster adesso rischia la prigioneLa scorsa estate vi avevamo raccontato la storia di Samuel McMaster Jr, un ex broker che in agosto era stato condannato da un tribunale del New Mexico a dodici anni di carcere, per aver venduto titoli falsi ad una trentina di investitori: somma rubata, poco meno di 500.000 dollari.

Incredibilmente, il giudice gli aveva concesso sei mesi di tempo per dimostrare di poter guadagnare mediamente 7.500 dollari ogni trenta giorni, a riprova del fatto che sarebbe stato in grado nel tempo di restituire l'intera somma, condizione indispensabile per evitare la galera.

Poiché McMaster non poteva più esercitare il proprio lavoro, il giudice aveva acconsentito - dietro sua richiesta - a farlo tentare anche con il poker: l'uomo poteva vantare solo qualche piazzamento marginale in tornei live, ma nonostante questo si era autoproclamato giocatore professionista, e pur di poter risarcire i truffati la Corte aveva deciso di non escludere neppure questa possibilità.

La storia fece subito il giro del mondo per la sua particolarità: l'impresa tuttavia appariva più divertente che non fattibile, ed infatti McMaster ha prevedibilmente fallito nel proprio intento.

Nell'arco degli ultimi mesi, infatti, è riuscito a guadagnare appena 1.400 dollari - derivanti da un piazzamento in un piccolo torneo di poker giocato a Las Vegas – e così nella giornata di lunedì il giudice Ross Sanchez gli ha impedito di varcare i confini dello Stato, rifiutandogli anche audizione così come l'imputato aveva richiesto.

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Adesso Samuel McMaster rischia grosso: in gennaio dovrà infatti fronteggiare nuovamente il giudice, che emetterà la sentenza circa il suo caso. I dodici anni di prigione richiesti dal Procuratore non devono mai essergli sembrati tanto vicini.

L'imputato, saputo di questa decisione, ha dichiarato di non essere mai stato – e che non sarà mai – un giocatore di poker professionista: quell'accordo era difatti subito sembrato l'abile mossa di un avvocato, capace di guadagnare tempo ma evidentemente di non poter fare altrettanto con il denaro dovuto.

Peccato soltanto che Samuel McMaster Jr, di non essere un giocatore di poker, pare essersene accorto davvero un po' troppo tardi...

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