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PokerStars: "dopo lo sciopero ancora più convinti del nostro piano, traffico in aumento e 4 milioni in freeroll nel 2016"

Nella guerra (anche psicologica) e nelle polemiche tra i top grinder mondiali e PokerStars.com, esce allo scoperto Eric Hollreiser, Vice Presidente Corporate Communications per Amaya e Stars. Le parole dello storico portavoce della room pesano più che mai in un momento ad alta tensione e preannunciano anche una ulteriore limitazione dei software di terze parti (ne parliamo in seguito).

POKERSTARS: 4 MILIONI DI DOLLARI IN FREEROLL

Hollreiser prima di tutto annuncia che "ci saranno 4 freeroll (aperti a tutti) da 1 milione di dollari l'uno. L'iniezione di 4 milioni nell'ecosistema poker aiuterà bankroll di molti giocatori. Ma vi sarà una serie di promozioni, eventi e nuovi prodotti. Stiamo facendo tutto il possibile per fare del 2016, un anno entusiasmante per il poker". Non è stato specificato se una parte di questo budget sarà destinato ai mercati regolamentati (come logica vuole). In tutti i casi la misura è coerente con la relazione di bilancio trimestrale di Amaya, dove era indicato l'obiettivo di "allungare la vita pokeristica media dei giocatori occasionali".

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Eric Hollreiser, storico portavoce di PokerStars e di Amaya

"SCIOPERO: TRAFFICO IN AUMENTO PER TRE GIORNI"

Il capo della comunicazione di PokerStars va poi giù duro: "il recente boicottaggio di tre giorni da parte di alcuni players che non sono d'accordo con questi cambiamenti VIP annunciati, non ha avuto un impatto significativo su PokerStars. Il traffico in realtà ha registrato un amento grazie all'inizio della nostra promozione, pianificata da parecchio tempo".

"PRESERVARE ECOSISTEMA POKER"

Le conclusioni di Hollreiser sono lapidarie: "abbiamo esaminato tutti i possibili scenari. Stiamo apportando questi cambiamenti per la salute a lungo termine dell'ecosistema poker. Stiamo mettendo in atto un sistema che sia sostenibile. Non modificheremo tali piani. Il programma Vip attuale non è più adatto per il suo scopo. In concomitanza con il crescente divario di competenze nel mercato del poker online, il risultato è una sempre più scarsa esperienza per i giocatori amatoriali e quelli nuovi".

"BOICOTTAGGIO? ABBIAMO MAGGIORE FIDUCIA SUL NOSTRO PIANO"

Il Vice presidente per le comunicazioni di Amaya lancia poi una frecciata: "abbiamo analizzato gli effetti del recente boicottaggio e siamo ancora più fiduciosi che la nostra strategia sia quella giusta per migliorare la salute dell'ecosistema pokeristico. Durante i tre giorni dello sciopero abbiamo registrato il risultato più sano per l'ecosistema dell'anno: i nostri giocatori depositanti hanno perso ad un tasso molto più basso di quello registrato durante gli altri giorni dell'anno”.

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Come abbiamo visto con gli Spin and Go (che hanno un livello di mantenimento più elevato rispetto al cash game), crediamo che questo tasso minore di perdite si tradurrà in una vita pokeristica più lunga proprio per i giocatori depositanti e per questo motivo siamo convinti che il tasso di ritenzione sia destinato a migliorare, con più depositi e maggiore denaro nel sistema perché i players si divertono e giocano di più ai tavoli.

Questa è la base giusta su cui costruire. Il nostro impegno nel poker è più forte che mai. Siamo convinti che le nostre azioni dimostreranno tutto questo, nei mesi e negli anni a venire".

Della presa di posizione ufficiale di PokerStrars parleremo anche in un successivo articolo con molte novità in vista del 2016.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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