Poker onlineDopo l'incredibile sessione da 6 tavoli finali e 3 vittorie di Andrea "andryguen" Panarese, un altro grinder italiano è riuscito a compiere una bella impresa ai tavoli online, seppure in modalità completamente differenti. Stiamo parlando del veterano Giovanni "gioriz" Rizzo, che martedì sera, giocando su diverse poker room dot com, ha aperto 32 MTT e ha centrato nove final table e una vittoria. Praticamente ha ottenuto il final table ogni 3.5 tornei giocati!
Complessivamente ha intascato una cifra importante, pari a 8.302$. Questi i 9 tavoli finali:
- 44$ Turbo, 4° per 775$
- 50€ The Hot [Turbo], 5° per 411$
- 27$ 6-Max, Hyper-Turbo, 5° per 813$
- 50€ The Big, 8° per 291$
- 50€ GO FAST, 4° per 603$
- 109$ Heavyweight: The Uppercut, 6° per 2.054$
- 109$ Heavyweight, 7° per 448$
- 27$ Turbo, 5° per 623$
- 109$ The Hurricane, 1° per 2.284$
Dopo questo exploit abbiamo contattato il team pro di Tilt Events per farci raccontare com'è andata e per conoscere il suo bilancio dopo i primi sei mesi di poker online sul .com.
Ciao Giovanni, che serata pazzesca quella di martedì sera! Ti ritieni più soddisfatto per i nove final table oppure più deluso per le tante eliminazioni a un passo dai premi che contano veramente?
È stata una sessione curiosa e molto diversa dal mio solito, innanzitutto perché ho iniziato più tardi del solito, alle 22:20, perché ero fuori a cena. Per questo ho aperto 32 MTT invece dei soliti 40. Per rispondere alla tua domanda, devo prima precisare che ho una delle migliori "win per final table" rate del .it. Magari piuttosto di solito spewo qualche colpo a 18 left di troppo e al final table non ci arrivo proprio (ride), ma stavolta invece è stato divertente avere tutte queste "lucine" accese. C'è da dire che a parte il major di PartyPoker.com, che era bello succoso e dove ho coolerato AK<KK in bvb, gli altri erano tutti piccolini e turbo, quindi nessun rimpianto particolare.
Si può dire che la soddisfazione derivi soprattutto da tutti i giocatori che ti sei messo alle spalle?
Non la metterei così perché, specialmente nei turbo, la run, in un senso o nell'altro, decide parecchio. La soddisfazione più grande in realtà, è per aver adottato un multitabling più ragionato, frutto di considerazioni e uno studio più "preciso" che hanno dato subito risultati. Ho cominciato da lunedì con lo "sfoltimento" e questa sessione da nove tavoli finali è una bella soddisfazione in correlazione a questa nuova impostazione.
C'è un motivo particolare per cui hai scelto di abbassare il tabling oppure è solo un test, una fase?
Era un test derivante anche dalla consapevolezza che l'EV a 18 left va "coltivata". Con 20 tavoli aperti ci si perde un po', inevitabilmente. Mi veniva più semplice sul .it ma perché conoscevo a menadito tutti: il field è quello, ed in un certo senso è più standardizzato, anche se non necessariamente più semplice. Il field italiano è più uniforme nel modo di giocare.
Sul .com un brasiliano gioca diverso da un britannico, che gioca diverso da un tedesco. Se poi in un torneo trovi l'amatoriale o il superfantabullo, ecco che il focus e l'attenzione al flow diventano fondamentali a 18/27 left. Per ora pare stia funzionando, poi la run farà il resto.
Ti va di fare un bilancio di questi primi sei mesi di grinding sul dot com dalla Slovenia?
Sono molto molto contento, considerando le storie dell'orrore di tanti altri reg che hanno provato il salto. Sono stati sei mesi ottimi: ho fatto break even per i primi 40 giorni in cui ho fatto "endovena" di studio e di massa, poi da settembre c'è stato un cambio di marcia e ho cominciato a vincere bene. Non amo parlare di cifre ma non mi posso lamentare (ride).
Mi sembra che per te il passaggio da .it a .com sia stato meno doloroso rispetto a quello di altri professionisti italiani. Com'è stata la tua transizione?
Voglio precisare prima di tutto che non è stato necessariamente "più facile" del previsto: semplicemente mi sono preparato moltissimo, seguendo l'action ai tavoli e sparandomi un centinaio di video su Runitonce.com (scuola di coaching online fondata da Phil Galfond, ndr) ma soprattutto iniziando a giocare bello umile. Finché non ho cominciato a vincere bene, ho giocato un ABI dimezzato rispetto all'ABI 60$ che tengo ora. Direi che umiltà e table selection sono state le armi chiave per "atterrare morbidi".
Quali sono le differenze fondamentali tra .it e .com?
Le differenze sono tantissime. In primo luogo il field, che, come dicevo prima, è molto variegato e non standardizzato. Poi le strutture, che sono meno "permissive" e ti costringono a buildare fin da subito, non come sul .it dove si parte quasi sempre con un gozziliardo di blinds e puoi sbavare senza troppi problemi in early stage.
La differenza più grande è ovviamente la varianza, che in field così ampi è ovviamente più alta.
Come riassumi il tuo percorso sul dot com in questi primi sei mesi?
Innanzitutto, rispetto al .it ho aggiunto tante "parrocchie" piccoline per fare legna, con umiltà, proprio come quelle di martedì sera sera. La svolta psicologica è arrivata con la vittoria della mia prima Triple Crown (con i risultati di martedì siamo a 2/3 per la seconda, incrocio le dita!) che era un traguardo a cui tenevo e che mi ha dato molta fiducia. Per il resto, ho bollato secco due tavoli finali del Sunday Million, quello .fr tra l'altro in modo brutale e per tutte le chips. Ho poi fatto due final table WCOOP finiti male, quindi manca ancora il big shot ma arriverà e non mi posso veramente lamentare di come è andata finora.
Come vedi il tuo futuro sulle poker room .com?
Credo che l'importante sia stare con la testa bassa e cliccare infinito. Studiare sempre, perché mantenersi aggiornati diventa fondamentale. Devo dire che sul .it ormai giocavo in autopilot o quasi, mentre qui è tutto molto più stimolante.
