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Lex Veldhuis: "Ho avuto successo nel poker perché sono partito dal NL 2$"

Qualche giorno fa vi abbiamo riportato i preziosi consigli di Alec Torelli per iniziare una carriera nel poker partendo da un budget limitato. Non sappiamo se il professionista italo-americano abbia effettivamente iniziato nel modo che suggerisce oggi ai suoi follower, ma sicuramente gli esempi di noti poker pro che sono partiti dai limiti più bassi in assoluto si sprecano.

Un po' a sorpresa, Lex Veldhuis ha rivelato di appartenere a questa categoria. A vedere il gioco spumeggiante e iper aggressivo del player olandese, molti immaginavano un percorso ai tavoli più simile a quello di Viktor Blom, che fece un primo deposito corposo, da ben 2.000$, per iniziare a giocare fin da subito a limiti piuttosto elevati. "RaSZi", invece, ha dichiarato a Pokerstarsblog.com di essere partito veramente dal basso, più precisamente dal NL 2$, il livello più basso in assoluto per quanto riguarda il cash game.

"La mia carriera è cominciata giocando al 0.01$/0.02$ con un bankroll di 10$", ha specificato prima di aggiungere che questo fattore è stato determinante nel farlo diventare il top player che è oggi: "Penso che sia una delle ragioni per cui le mie basi sono così solide. Ho battuto ogni livello esistente e ho visto tutti i vari stili di gioco".

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Partire dal NL 2$ può sembrare una perdita di tempo per molti, ma per Lex non è assolutamente così. Dal suo punto di vista, solo giocando e osservando l'evoluzione del gioco e delle varie strategie si può diventare player vincenti. La scalata dal basso verso l'alto è fondamentale per acquisire un bagaglio tecnico privo di lacune.

Ciononostante, il professionista ammette che il suo consiglio di partire dal NL 2$ non è sempre gradito: "Quando suggerisco di iniziare dal livello più basso molte persone mi dicono che a quei limiti la gente non sa giocare e che vogliono giocare il vero poker. La mia risposta è molto semplice: se pensi che sia così facile ci impiegherai pochissimo a distruggere il livello e a fare level-up".

Questo consiglio alternativo non è l'unico che Veldhuis fornisce nel corso dell'intervista. Lex spiazza tutti dicendo che secondo lui è sbagliato concentrarsi sul multitabling spinto: "Se inizi giocando su un sacco di tavoli, ti perdi tantissime cose. Metti più impegno nel cercare il level-up e nel migliorare come giocatore, perché ti farà vincere molti più soldi che giocando su 24 tavoli. Gioca solo su 2-3 tavoli e chiediti costantemente perché stai facendo o hai fatto in ogni singolo spot".

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Dal suo punto di vista, dunque, è molto meglio concentrarsi sul gioco in sé che sul volume. In quest'ottica, il suo ultimo consiglio è sicuramente azzeccato: "Lo studio post-sessione è molto importante. Direi che dovreste dedicare il 50% del vostro tempo a giocare e il 50% a studiare. Gioca e poi quando hai finito studia ed esamina le situazioni in cui ti sei trovato. Se se in uno spot difficile, segnatelo per poi ritornarci a mente fredda. Impara dai tuoi avversari. Studiare è cruciale per migliorare".

Infine, proprio come Torelli, Veldhuis parla degli obbiettivi che ci si deve porre nel poker: "Poniti degli obbiettivi che puoi davvero raggiungere. Non dire che questo mese vuoi guadagnare 1200$ perché non puoi esserne certo: nel poker c'è la varianza e ci sarà sicuramente qualche mese in cui perderai. Poniti, ad esempio, di fare due level-up entro la fine dell'anno".

Parti dal basso per scalare tutti i livelli, giocare su pochi tavoli mettendo tanta concentrazione sul poker giocato e grande dedizione allo studio, il tutto per raggiungere obbiettivi concreti e non utopici: questa è la ricetta di Lex Veldhuis per diventare un professionista.

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