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Poker in Cina: born2badbeat il nuovo Moneymaker? Vince 106.000$ con un satellite ed è boom

Dopo il Black Friday del 2011 il poker (online ma non solo) ha subito un colpo durissimo, che ha bloccato la sua crescita fino a quel momento sempre costante e apparentemente inarrestabile. La crisi che ha fatto seguito alla chiusura del mercato online negli USA (con conseguente taglio di finanziamenti e sponsorizzazioni da parte delle poker room, circostanza che ha portato a gravi ripercussioni per la popolarità del poker, vedi la sparizione di trasmissioni televisive storiche come Poker After Dark) ha spinto gli esperti del settore prima e gli stessi giocatori poi a sperare fortemente in un nuovo boom del poker come quello che ci fu nel 2003 dopo la vittoria di Chris Moneymaker al Main Event WSOP.

Il successo nel torneo più importante al mondo da parte di un giocatore qualificatosi online con un satellite da pochi dollari fece scalpore e diede il via al periodo d'oro del poker. Al giorno d'oggi in tanti invocano un altro Moneymaker Effect, guardando soprattutto a Oriente: l'India, la Cina e il Sud Est Asiatico potrebbero portare il poker su livelli di popolarità mai visti prima. Ieri vi abbiamo riportato dell'importante investimento della poker room indiana StarPoker, che ha messo sotto contratto un pezzo da novanta come Sam Trickett. Oggi, invece, ci occupiamo di "born2badbeat", un giocatore cinese che grazie alla vittoria del Sunday Million potrebbe diventare il Chris Moneymaker orientale.

born2badbeat
born2badbeat

A dirlo è lui stesso a Pocketfives.com: "Non posso credere che sia vero, il mio risultato mi ricorda quello di Chris Moneymaker nel 2003. Mi sono qualificato al Sunday Million con 11$ e non pensavo di avere alcuna possibilità di raggiungere il final table". Effettivamente la sua storia ha tanti punti in comune con quella di Moneymaker: entrambi non erano professionisti quando si sono qualificati ed entrambi hanno raggiunto il final table di un importante torneo, trasformando un piccolo investimento in un premio da sogno. L'analogia tra le due storie c'è, ovviamente con le dovute proporzioni: "born2badbeat", infatti, non ha conquistato 2.5 milioni di dollari e non ha nemmeno vinto il torneo, ma ha chiuso in 2° posizione portando a casa 106.000$.

Non sono quindi i numeri a tenere viva la similitudine tra la storia di "born2badbeat" e quella di Moneymaker, quanto il contesto generale. La vittoria di Chris diede inizio al boom del poker online, che prima di quel momento era un mercato ristretto. Allo stesso modo, "born2badbeat" e tanti altri addetti ai lavori sperano che il suo bel risultato possa dare una spinta importante alla crescita del poker in Cina.

D'altronde gli ingredienti che rendono questa storia molto appetibile dal punto di vista mediatico ci sono tutti. Non solo "born2badbeat" si è qualificato con un satellite da 11$ e ha conquistato la seconda posizione finale, ma ha anche avuto un percorso ai tavoli memorabile. Dopo aver trovato due double-up con A-A e K-K in early stage, il player cinese è stato costretto a sopravvivere con uno short stack molto a lungo, ritrovandosi in grande difficoltà in prossimità del final table. "Gli scalini nel payout era molto grandi e rendevano difficile giocare per chi aveva uno stack medio o piccolo, perché i big stack ci attaccavano continuamente", ha dichiarato. Per questo motivo, mentre è impegnato nella bolla del final table, "born2badbeat" si pone l'obbiettivo di chiudere almeno in 6° posizione.

Questa traguardo sembra impossibile da raggiungere quando al tavolo finale si ritrova con appena tre big blind dopo aver perso un all-in con A-Q contro 8-9 suited. Tuttavia, il cinese non perde d'animo ed riesce in una rimonta epica, trovando un triple-up con una coppia di 8 e un successivo double-up che lo rimette in carreggiata.

Rimasti in quattro, "born2badbeat" accetta volentieri un deal perché "c'erano troppi soldi in ballo" e in men che non si dica si ritrova in heads-up contro "dcnesquick", contro il quale perde dopo aver pushato con K-9 e aver ricevuto il call con K-Q. Interpellato sulla sua condotta nella mano finale, la sua risposta è stata: "In Cina amiamo andare all-in!"

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"born2badbeat" ha dichiarato che con questi soldi si comprerà una automobile nuova e si trasferirà in un appartamento più grande con la moglie e il piccolo figlio. "Ho un impiego part-time, ma la compagnia per cui lavoro non sta andando molto bene, quindi ho deciso di provare con gli MTT", ha raccontato. "Sapevo che c'erano dei cinesi che giocavano su Pokerstars nel circolo in cui vado di solito e ho voluto provare. Dieci giorni dopo essermi iscritto ho vinto 106.000$!"

In Cina il poker non è propriamente regolamentato: come in molti altri mercati si colloca in una zona grigia dal punto di vista legislativo. Tuttavia, ci sono validi motivi per preferire l'online al live: "Il poker dal vivo non è sicuro in Cina, perché a volte la polizia arriva e dice che si tratta di gambling - ha spiegato nell'intervista -. In realtà non è così, perché nel nostro circolo giochiamo tornei senza buy-in e con in palio un Iphone per il vincitore".

Considerando la difficile situazione del poker live, il poker online potrebbe diventare estremamente popolare tra i cinesi, come ha dimostrato il grandissimo numero di osservatori per il final table del Sunday Million, a cui era presente anche un altro cinese oltre a "born2badbeat". "Era incredibile quanti cinesi stessero guardando il final table. Quando l'ho raccontato ai miei amici erano senza parole. Tantissime persone mi hanno chiesto di insegnargli a giocare perché anche loro vogliono vincere su PokerStars. Questa è un'ottima notizia per i giocatori cinesi. Il mio secondo posto incoraggia sempre più persone a giocare e spero davvero che Pokerstars possa creare un ambiente sano e competitivo in Cina".

La sua speranza è condivisa anche da moltissime altre persone: un boom del poker nel paese più popoloso al mondo sarebbe ancora più potente del Moneymaker Effect. Come capita spesso, però, anche in Cina tutto dipenderà dalla legalizzazione del gioco: se il governo dovesse decretare che non si tratta di gioco d'azzardo (estremamente vietato), allora il poker potrebbe diventare un fenomeno globale senza precedenti.

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