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Doccia fredda in Francia: il parlamento boccia gli emendamenti sul poker, addio liquidità internazionale!

Colpo di scena in Francia: l'Assemblea Nazionale (il parlamento transalpino) ha bocciato i due emendamenti presentati sul gioco online ed in particolare la norma (numero 536 del 15 gennaio) che doveva autorizzare l'apertura del mercato regolamento del poker alla liquidità internazionale, su impulso del presidente dell'Arjel Charles Coppolani e con il prezioso sostegno del Ministero dell'Economia.

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Si tratta di una vera e propria doccia fredda perché Coppolani e i responsabili dell'ente governativo che regolamenta l'e- gaming, erano molto fiduciosi sull'approvazione della norma. Nei giorni scorsi erano stati colti segnali che inducevano  all'ottimismo, ma i parlamentari hanno bocciato gli emendamenti presentati per la Legge Digitale in via di approvazione in commissione.

Questo è un grosso problema per l'Italia che deve, per forza di cose, rinunciare al progetto originario sulla liquidità internazionale. Spagna e  Portogallo sono mercati legali molto marginali e presentano, in tutti i casi, problemi tecnici e politici molto simili a quelli
riscontrati a Parigi e dintorni.

A Parigi, i politici vedono di cattivo occhio l'e-gaming: sono autorizzati solo i giochi che hanno una componente di abilità  come il texas hold'em, le scommesse sportive ma sono proibiti blackjack, bingo e roulette. Presto l'Assemblea regolamenterà anche i video games e gli eSports, ma quando si tratta di gambling puro, i deputati non ne vogliono sapere.

Leggendo i verbali delle discussioni della commissione referente per il progetto (sul sito dell'Assemblea Nazionale), emerge un pessimo clima nei confronti di tutti i giochi play for money.

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Uno dei partiti che si è opposto con maggiore vigore al progetto è senza dubbio quello socialista. La deputata Razzy
Hammadi ha dichiarato: "gli skill games presentano rischi simili ai giochi d'azzardo".

Già nel 2015 il disegno di legge era naufragato in parlamento. A seguito di due fallimenti nell'arco di un paio d'anni, a  questo punto la liquidità internazionale europea tra mercati regolamentati diventa pura utopia.

Le elezioni generali sono previste nel 2017 ma sarà molto difficile, in futuro, pensare ad un progetto tra Italia e Francia  nel poker online. Meglio cambiare obiettivi e pensare ad un mercato internazionale diverso, con l'apertura delle frontiere  con un field dot com, seguendo il modello adottato in Gran Bretagna, Danimarca e Belgio.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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