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Stu Ungar

Alcol, droga e caffeina: storie incredibili di tornei mandati all'aria

Si dice che bacco, tabacco e venere riducono l'uomo in cenere. Aggiungeteci droga e caffeina ed ecco a voi le più incredibile storie di tornei di poker live gettati giù per lo scarico a causa di un vizio apparentemente irrinunciabile. Allacciate le cinture, perché state per leggere qualcosa di veramente pazzesco.

[youtube]http://youtu.be/2IjdQnWmUAo[/youtube]

Valium e anfetamina vs cocaina e cognac

Della prima storia, in realtà, vi abbiamo già parlato. All'heads-up del WSOP 1979 Main Event, il torneo dei tornei, arrivarono Hal Fowler e Bobby Hoff. Il primo, giocatore amatoriale californiano 'sui generis', teneva addirittura sul tavolo le sue pillole di valium e anfetamine, posizionate sopra il suo stack. Ma il suo avversario non era da meno.

"Prendevo cocaina durante quel torneo e forse giocavo ugualmente bene, se non meglio, sotto effetto di droga", avrebbe poi dichiarato Hoff. "Mi preparavo due strisce di coca prima di andare a letto e quando mi svegliavo le sniffavo. E poi mi facevo pure un po' di cognac".

Ovviamente il futuro campione del mondo, Hal Fowler, scomparve ben presto dalla scena del poker high-stakes di Las Vegas. Il runner-up continuò a giocare con discreti risultati e divenne grande amico di Brian 'Sailor' Roberts - altro avido consumatore di tornei, cash game e... stupefacenti - morendo nel 2010 all'età di 73 anni.

Stu Ungar collassa durante il Main Event WSOP

Il leggendario Stu Ungar, che aveva vinto il Main Event delle WSOP due anni di fila dopo il vano trionfo di Fowler, raccontò a Nolan Dalla in One of a Kind di aver iniziato a fare uso di cocaina su consiglio di alcuni amici pokeristi che partecipavano a vere maratone di high stakes.

Un decennio più tardi, nel 1990, Ungar aveva tramutato il suo stack iniziale da 10.000 in 70.000 chip ed era lanciato per la tripletta nel Main Event WSOP. Ma non si presentò al Day 3: fu ritrovato privo di sensi sul pavimento della sua stanza d'albergo. Il suo stack si esaurì per colpa dei bui, ma nonostante ciò Ungar finì formalmente al 9° posto.

Stu riuscì a recuperare da quell'incidente, tanto da completare il triplete nel 1997, quando si mangiò letteralmente gli avversari e diventò l'unico a vincere per tre volte il Main Event WSOP. Il tutto indossando un paio di vistosi occhiali da sole, per nascondere le narici collassate a causa di anni di abuso di cocaina.

Gomiti alti, ipertensione e… follia pura!

Men 'The Master' Nguyen e Scotty Nguyen, due dei migliori esponenti dei tornei live a cavallo degli anni ottanta e novanta, avevano un debole per l'alcol - come potete vedere benissimo nel video a inizio pagina e qui sotto. Per quanto riguarda la cafferina, durante il WSOP 2007 Main Event, il poker pro Bill Edler si fece notare non solo per un onorevolissimo 23° posto, ma anche per la quantità industriale di caffè consumati da Starbucks.

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[youtube]http://youtu.be/EjsMpwE38rE[/youtube]

Chiudiamo con Vinny Vinh. Nel 2007, Vinh chiuse al secondo posto il Day 1 dell'Event #8 delle World Series of Poker, ma non si presentò al Day 2. Il suo stack, come nel caso di Ungar, non fu rimosso e ciò permise a Vinh di ottenere un 20° posto da $16.232.

Vinny scomparve per giorni, salvo tornare per l'Evento #30 e dare ancora spettacolo, proprio come aveva fatto a inizio Series… per poi sparire di nuovo. Ancora una volta, il suo stack fu lasciato sul tavolo e Vinh ottenne così un 22° posto da $12.468, senza partecipare alle fasi clou del torneo.

Nonostante ciò, i suoi finanziatori evidentemente si fidavano delle skill di Vinh, perché gli permisero di giocare anche alle WSOP 2008. Vinny li ricompensò con un 3° posto da $99.099, nonostante nel final day di quel torneo si presentò in ritardo - ma almeno, quella volta, si presentò.

Il motivo di quel ritardo? "Era strafatto di qualcosa", scriveva in quegli anni il giornalista Paul McGuire. "Sembrava una scimmia impazzita. Forse era un mix di sciroppo per la tosse e pillole dietetiche, o forse un po' di crack di una volta. Probabilmente Vinh era fuori di testa, il che spiega perché non riusciva nemmeno a stare seduto".

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