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Il flame Totti-Spalletti e le grandi di Serie A viste col poker: Roma "tellata", Napoli in tilt, Juve mindset di ferro

Nella ridda di voci, conferme e smentite, il difficile rapporto tra Francesco Totti e Luciano Spalletti sta animando il gossip sportivo come non succedeva da diverso tempo e come, per certi versi, può succedere soltanto a Roma.

GALEOTTO FU IL POKERINO?

Nelle pagine de "La Gazzetta dello Sport" si leggono virgolettati attribuiti all'allenatore di Certaldo, che avrebbe accusato il gruppo di "far figure di m**** da 10 anni" e alcuni, in particolare Totti, di "giocare a carte fino alle 2 del mattino".

Conoscendo un po' la storia del "pupone", delle sue passate esperienze da testimonial pokeristico con PartyPoker e in generale la nota diffusione del poker tra i calciatori di ieri e di oggi (i racconti delle partite dei ritiri non sono mai mancati nelle varie biografie di ex giocatori), fanno propendere la bilancia verso il nostro giochino preferito.

Luciano Spalletti con Francesco Totti
Luciano Spalletti con Francesco Totti

SMENTITE "FACE UP"

Nel frattempo sono arrivate puntuali le smentite ufficiali e le voci ufficiose che invece confermerebbero tutto quanto. Di certo c'è che il rapporto tra i due è ormai ai minimi storici, anzi era forse ci si era illusi che le cose potessero essere rientrate, in qualche modo, dopo la clamorosa rottura di qualche mese addietro.

In questo senso quella della passione per il gioco pare dettaglio piuttosto marginale, che però diventa strumentale quando si accende una polemica mediatica tra due grandi personalità. Certo se la Roma si arena nelle fasi decisive della stagione la causa principale non può certo essere identificata nel tirare tardi qualche volta giocando a carte in ritiro, poker o meno che sia.

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Dall'altra parte, se è vero che Totti è da anni simbolo della Roma del calcio (e lo sarà per sempre), è anche vero che non ha mai brillato per leadership, anzi il fuoriclasse del Testaccio si è spesso e volentieri defilato in situazioni delicate. Dunque non si capisce quale potrebbe essere l'utilità di attaccare un giocatore di quasi 40 anni per non essere in un certo senso da esempio per i più giovani, pure in una fase delicata della stagione dove si giocano piazzamenti che valgono decine di milioni di euro. Tutto questo per dire che non sarà certo un pokerino serale di Totti a rappresentare il peggior problema da affrontare, dalle parti di Trigoria.

LE GRANDI DI SERIE A VISTE COL POKER

ROMA "TELLATA"
Ecco, se volessimo insistere nei parallelismi tra le squadre della Serie A e le dinamiche del poker, la Roma è un po' come quei giocatori di qualità, ma che nelle fasi decisive si smarriscono offrendo informazioni e tell agli avversari, che così possono prendere le dovute contromisure. Infatti, l'ultima Roma vincente e impermeabile a tutto fu quella di Capello, autentico maestro nel preparare le sue squadre anche ad essere delle eccellenti "poker face" che non lasciano trapelare nulla all'esterno.

NAPOLI VS IL SERVER
Il Napoli invece appare come quei giocatori capaci di mostrare grandissima qualità, al punto da lasciare prevedere una agevole e meritata vittoria di un MTT importante, ma che ai primi showdown contrari inizia a perdere la calma, fino ad arrivare al tilt completo e anche a prendersela con il server...

Maurizio Sarri: al Napoli ha portato grande qualità, ma deve lavorare sul "controllo del tilt"
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MILAN "SCARATO"
Il Milan è un po' come quei player dal passato glorioso che non fanno risultato da un po' e si ritrovano in una situazione a cui non sono abituati: quella di essere scared money. Urge uno staking, al più presto...

I LEAK DELL'INTER
L'Inter invece lo staker lo avrebbe trovato, forse. Lì però il problema è più tecnico, come quei giocatori che si vantano di sapere giocare postflop ma hanno leak giganteschi preflop. Qui c'è bisogno di qualche ora di hand review, per tornare ad essere "da corsa".

JUVE, CHE MINDSET!
Infine, la Juve. Partita come in un incubo, come un player che rimane con 10 bui alla fine del primo livello di un torneo, ha saputo mantenere la lucidità e recuperare sicurezza lentamente, tra un resteal (ok, qui le battute si sprecheranno...) e un double up, fino a diventare strachipleader con il controllo assoluto del final table.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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