Generalmente, chi gioca a poker lo fa per soldi. Oltre un certo livello, tuttavia, i soldi non sono l'unica ricompensa questo gioco è in grado di darti: la competizione mentale è incredibilmente serrata e, di conseguenza, la stima dei colleghi vale moltissimo. Così, quello che è accaduto oggi pomeriggio a Mustapha Kanit è qualcosa in più di un complimento: è una sorta di investitura.
Siamo al day 2 del 100.000€ High Roller, uno degli eventi di punta dell'EPT Grand Final di Montecarlo. Al tavolo c'è il top player azzurro, ormai stella di prima grandezza anche a questi livelli, dopo le grandissime vittorie che ha inanellato impressionando il mondo. Mustacchione è già chipleader del torneo ed è impegnato in un colpo con il bielorusso Mikita Badziakouski, a sua volta chipleader dopo il day 1 ma che sta subendo decisamente la pressione del nostro.
Su board 5 2 8 5 3 Kanit rilancia a 340.000 la bet 120.000 dell'avversario, che entra in crisi. Musta lo provoca un po' in chat, mostrando di essere ormai di un altro livello anche nella presenza al tavolo e nel table talk. "Gioco bene eh?", gli fa Musta; "Mi stai distruggendo", gli risponde Mikita e Kanit replica ancora "Lo so, è la storia della mia vita bro". Il siparietto ottiene l'effetto sperato, perchè Badziakouski fa call buttando però le sue carte nel mucchio alla vista dei 3 3 dell'italiano, che incamera il pot ma non solo...

Secondo quanto raccontato dai blogger di Pokernews, interviene John Juanda, presente al tavolo ma non coinvolto nella mano, che esclama, rivolto a Mustacchione: "Guardare te giocare a poker è come guardare Picasso mentre dipinge".

Un'affermazione del genere, da parte di un campione sulla breccia da moltissimi anni, con 18 milioni di dollari vinti in carriera e la fresca elezione nella Poker Hall Of Fame è più di un complimento: è una autentica investitura. Dopo una lusinga di questo livello, caro Musta, ti tocca (ri)vincere!