Quanto guadagnano i top manager dei principali siti di gioco online? Difficile raccogliere informazioni certe e dettagliate ma, in alcuni casi, le comunicazioni agli azionisti da parte delle gaming company quotate in Borsa, ci aiutano a farci un'idea.
Breon Corcoran, Chief Exchecutive di Betfair (prima della fusione con PaddyPower), guadagnava all'anno 528.000 sterline più premi ed incentivi. Ma siamo rimasti a bocca aperta quando abbiamo scoperto che l'anno scorso aveva ricevuto un bonus di ben 10 milioni di pounds (in azioni) più 953.000 sterline cash. Corcoran ha rilanciato la piattaforma di betting exchange ed ha implementato l'offerta con lo sport book, trasformando Betfair. Inoltre è stato regista dell'incorporazione di PaddyPower (era un manager della società di betting irlandese).
Se nel betting i comensi vanno alle stelle anche nel mondo del poker online, le cose sembrano andar bene, almeno ai piani alti.
Amaya Gaming, la società proprietaria della prima room mondiale (PokerStars), ha reso noto pochi giorni fa quali sono stati i compensi annuali dei suoi manager nel 2015.
L'ex CEO David Baazov (dimissionario) ha guadagnato lo scorso anno poco più di un milione di dollari più altri 41.000$ in premi ed incentivi. Nel 2014, il numero uno di Amaya aveva incassato 640.000$ e 620.000$ nel 2013. Inoltre, per quanto riguarda l'ex CEO e Presidente, ci sono da considerare i dividendi derivanti dal pacchetto azionario (consistente) che possiede della società canadese.

Stipendio d'oro anche per il CEO ad interim Rafi Ashkenazi che ha sostituito proprio Baazov. Per Ashkenazi è stato un anno d'oro: oltre allo stipendio base da 769.000$, si è assicurato 815.000$ in premi ed incentivi vari più 554.000$ come bonus annuale, per un totale di circa 2,1 milioni di dollari nel 2015. L'anno precedente il suo compenso era stato di 665.000$.
Altri due manager provenienti da Rational Group, Michael Hazel e Israele Rosenthal, sono riusciti ad assicurarsi uno stipendio di ben 1.850.000$ nel 2015, anche se Hazel ha lasciato la gaming company.
Amaya ha fatto sapere che nel caso di possibile divorzio da Baazov (per il momento si è auto-sospeso lo stesso manager) avrebbe dovuto pagare 6 milioni di dollari come indennizzo. Hazel ha ricevuto una buonuscita di 2,3 milioni.
Le buone notizie per Baazov però non sono finite: entro luglio 2017 può esercitare 200.000 diritti di opzione su azioni per un valore di circa 3,3 milioni, con ulteriori 3,3 milioni di dollari che potrà esercitare nel 2019.
Il 7 settembre 2016 è prevista la prima udienza dinanzi al tribunale del Quebec nei confronti dell'ex amministratore delegato di Amaya che dovrà difendersi dalle accuse di Insider Trading.