Qualche giorno fa vi parlavamo dei giocatori che scelgono di non andare a Las Vegas per continuare a grindare online e approfittare del field più semplice da affrontare. Oggi andiamo a toccare con mano l'esperienza di uno di questi: Davide Marchi.
"Girex" tiene in qualche modo fede al suo nickname, poichè da Malta (dove risiede da un paio di anni per giocare anche sulle room estere) ha deciso di trascorrere un po' di mesi in Messico e precisamente a casa di Paolo "folliabartko" Baroni, a Playa del Carmen.
Una sorta di paradiso terrestre nel quale Davide si trova al momento con tre amici grinder: Enrico Camosci, Alessandro "pr3d4" Predaroli e Ivan "Rookiele" Tononi.
"Attualmente Paolo è in giro per l'Europa e torna fra 10 giorni. Così noi stiamo qui e grindiamo come i pazzi, più o meno 6 giorni alla settimana", racconta Marchi.
E Las Vegas? Non è un'attrattiva per un giovane poker pro in carriera? "Non ci penso neanche, anzi è mia intenzione approfittare finchè è possibile di questi field fanta-facili durante le WSOP".
Istintivamente viene da pensare a qualcosa come una Serie A senza Juve e Napoli, ma il paragone non calza certo alla perfezione. La curiosità è tutta nel capire in cosa si traduca questo vantaggio, in termini di EV atteso: "Non te lo saprei quantificare precisamente, ma avere tanti top reg a Las Vegas o in vacanza sposta un bel po', ecco".
E infatti le cose non stanno andando male per Marchi: un quarto posto nel Super Tuesday della scorsa settimana, due vittorie in un 25k e un 40k garantiti, tantissimi piazzamenti nei tornei a buy-in alto e medio alto. Tuttavia, a qualcuno le cose stanno andando anche meglio

Playa del Carmen come doppio paradiso, dunque: per grindare senza i top reg tra i piedi e per "fare serata" nelle giornate in cui si stacca.
Per il poker live c'è sempre tempo: "Sì, conto di stare qui ancora un bel po' e poi essere a Barcellona più o meno dal 15 agosto: ricominciamo dall'EPT!"