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L'umiltà di John Hennigan: "Ho vinto giocando male, la mia è solo fortuna"

Due ammissioni che raramente si sentono da parte dei giocatori professionisti di poker sono "ho giocato male" e "ho avuto fortuna" . John "Johnny World" Hennigan è da sempre considerato un poker player fuori dagli schemi, soprattutto per la schiettezza con la quale affronta gli avversari al tavolo e i giornalisti davanti ai microfoni. Non stupisce quindi più di tanto che il giocatore originario di Philadelphia abbia ammesso proprio di aver giocato male e di essere stato fortunato in una recente intervista; ciò che ha lasciato tutti stupiti è che lo abbia fatto dopo aver vinto un torneo delle World Series Of Poker ed essersi messo al polso il prestigioso braccialetto d'oro.

Il 46enne ha infatti battuto 124 avversari nel Championship di Deuce-to-Seven Triple Draw, conquistando una prima moneta da 320.103$. Nell'intervista di rito dopo il successo ha voluto mettere subito chiarire: "Ciò che mi colpisce è che non ho giocato bene. Sono stato molto fortunato. Non ho fatto niente di buono in questo torneo ma la fortuna mi ha aiutato nei momenti giusti. Quando ho bluffato mi hanno sempre chiamato ma poi sono riuscito a chiudere un sacco di punti forti. Normalmente penso di giocare bene, ma non questa volta. Questa volta ho giocato di m***a!"

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Onestà e schiettezza che hanno lasciato a bocca aperta tutti i presenti. Hennigan ha quindi spiegato meglio cosa intendesse: "Sono molto duro con me stesso e cerco sempre di essere completamente onesto sulle mia capacità, perché giocando contro avversari così bravi voglio essere in grado di competere e giocare al massimo. E non intendo solo per vincere, ma anche per avere la giusta mentalità".

"Johnny World" è in giro da tantissimi anni ormai. Prima di diventare un poker pro era un giocatore professionista di biliardo, ma in quel settore non giravano abbastanza soldi. Iniziò a sedersi al tavolo verde agli inizi degli anni '90 ottenendo subito ottimi risultati. Anche se la sua specialità è il cash game high stakes, in carriera ha vinto 6.7 milioni di dollariquattro braccialetti WSOP. Ha ottenuto 29 piazzamenti a premio e 13 tavoli finali solo alle World Series. Numeri impressionanti, che però non lo hanno mai allontanato dall'umiltà che lo contraddistingue: "Vent'anni fa i field erano più facili e c'erano solo pochi ottimi giocatori. Ora è saturo, puoi sederti di fianco a uno sconosciuto che probabilmente gioca alla grande. Nel 2016 ho giocato soprattutto cash game e ho perso. Superare il record di braccialetti? No, non credo che arriverò mai a vincere 10 o 12 o 14 braccialetti. Non penso di potercela fare".

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Come Erik Seidel, anche John Hennigan appartiene a quella schiera di veterani del poker che continuano a vincere ancora oggi mantenendo i piedi ben terra e senza fare proclami di alcun tipo. Sarà questo il loro segreto? In parte sì, ma anche l'essere determinati come ragazzini è qualcosa che fa la differenza, come si intuisce dalle parole di "Johnny World": "Vincere è come toglierti un peso di dosso. La peggior sensazione del mondo è allontanarsi da un tavolo di poker sapendo che i tuoi avversari stanno ancora giocando".

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