Vai al contenuto

Donna vince $43 milioni alle slot ma il casinò non la paga: le offre una bistecca e $2,25

Nei casinò degli Stati Uniti oramai è una moda: non pagare i jackpot ed offrire agli "sfortunati"  vincitori una bistecca. Vi ricordate il caso incredibile di Jennifer Carmin, la donna che ha sbancato nel 2014 un super jackpot a Michigan City, in Indiana (Stati Uniti), vincendo alle slot più di $29 milioni?

In quel caso i manager della sala da gioco non la pagarono, dissero che fu un errore del software di gestione del jackpot ed offrirono alla Signora (fuoriosa) una bella cena con due bistecche (specialità della casa). Per la cronaca, lei rifiutò l'allettante invito, girando tutto al suo avvocato.

La storia si è ripetuta in questi giorni nello stato di New York, al casinò Resort World, dove Katrina Bookman, madre di 4 ragazzi, si è fatta un selfie plurimilionario davanti ad una slot, pochi secondi dopo aver sbancato una macchinetta e vinto 42,9 milioni di dollari. Complimenti.

Peccato che sia stata un'amara e triste parentesi. Neanche il tempo di illudersi.

Sembrava la fine perfetta di una storia travagliata: Katrina ha vissuto un'infanzia molto difficile, abbandonata, senza un tetto dove stare da ragazzina, era stata affidata ai servizi sociali. Nonostante tutto è riuscita ad allevare e crescere  4 figli, tutti diplomati alla scuola superiore. La donna già sognava di poter finanziare l'apertura del negozio al figlio barbiere.

Il sogno americano è durato poche ore. Dopo che all'interno del casinò era scoppiato il caos per la sua vincita, il personale della sicurezza l'ha scortata negli uffici della direzione. E in quel momento Katrina ha scoperto che si è trattato solo di un terribile errore tecnico, riconosciuto - in un secondo momento - anche dalla Gambling Commission dello Stato di New York.

slot-jackpot-2
Katrina Bookman

"I giocatori vincono e la casa da gioco non vuole pagare, tutto questo è ingiusto" tuona il suo avvocato Alan Ripka"La macchina non esita a prendere soldi quando si perde ma dovrebbe pagare quando si vince.  La mia cliente avrebbe diritto almeno al pagamento del massimo previsto per la macchinetta Sphinx". Per il casinò la vincita massima è di $ 6.500 ma per la Gambling Commission non è possibile, la procedura non è prevista dalla legge e la donna ha diritto solo a ricevere $2,25.

Come vuole migliore tradizione, il casinò ha offerto alla donna un bel bisteccone per cena, un invito amaro che è stato rispedito al mittente. Katrina promette una cruenta battaglia legale, mentre la Gaming Commission statale ha affermato di aver ritirato la slot machine subito dopo l'incidente. Un bel pasticcio.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
I NOSTRI CONSIGLI SUL CASINÓ