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Igor Kurganov

Rispondono i Poker PRO: quanti giocatori devono stare al tavolo in un torneo perfetto?

Mateos sul torneo perfetto

Il torneo perfetto di poker

Pokernews ha contattato tempo fa alcuni dei giocatori professionisti più rispettati del circuito per rispondere ad alcune delle domande più scottanti su come gestire esattamente un torneo di poker perfetto.

Con la riapertura imminente del poker live noi di Assopoker lo abbiamo rispolverato.

Il pro di Winamax Adrian Mateos, Dara O'Kearney, Dominik Nitsche, Igor Kurganov e Niall Farrell hanno tutti contribuito a questo articolo.

Quanti giocatori dovrebbero stare seduti ad un tavolo standard?

Quanti giocatori dovrebbero stare seduti attorno a un normale tavolo da poker e perché?

Ognuno dei cinque giocatori di poker a cui abbiamo fatto questa domanda ha risposto chiaramente che il poker 10-Handed non fosse la strada giusta da percorrere per un torneo perfetto.

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O'Kearney: “10 mani è terribile, è noioso e lento. Non è solo questione di un giocatore in più al tavolo. Quando hai dieci persone ad un tavolo invece di nove, ogni mano richiederà più tempo. Stai giocando meno mani all'ora, il tempo girano passa molto più lentamente ed è anche terribilmente scomodo. È orribile”.

Farrell: “Il poker live a 10 non è eccezionale, tutti sono stretti intorno al tavolo. Tutti devono giocare piuttosto tight e ci sono meno mani da giocare. Tutti sanno che il punto centrale del poker è giocare le mani. È solo una brutta esperienza per tutti”.

Niall Farrell
Niall "Firaldo87" Farrell

Mateos: “Penso che il 10-handed dovrebbe essere bandito. È così noioso; devi giocare troppo tight. Vuoi giocare le mani e divertirti. Il poker a 10 è dannoso per il poker”.

Kurganov: “Ritengo che la quantità ottimale di giocatori per tavolo dovrebbe dipendere anche dai buy-in e dai tipi di giocatori presenti. Non sarebbe bello in un evento con molti qualificati, ad esempio, giocare 6-max. Quei giocatori, in generale, hanno uno stile che si adatta meglio a un gioco a 9 o anche a 10 giocatori”.

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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