Per il noto Avvocato Stefano Sbordoni la problematica sul poker sportivo live è di natura “culturale”. L’esperto avvocato romano ha presenziato ad Enada Rimini, al convegno sul texas hold’em, organizzato da Yea, Jamma e Agimeg.
“C’è un equivoco di fondo – commenta Sbordoni – sul poker: è un problema di natura culturale ed è un fenomeno che viene recepito in modo sbagliato a livello sociale. Io sono un giocatore di biliardo e sapete che l’articolo 110 TULPS (Testo Unico di Pubblica Sicurezza, ndr) inizia proprio con questo gioco? Per il Testo Unico il biliardo è parificato al poker, eppure sono due giochi d’abilità. Con ogni probabilità la concessione non è lo strumento adatto per disciplinare questo tipo di fenomeno”.
“A mio avviso – continua Sbordoni – , essendo il poker un gioco, non dovrebbero esserci problemi legali. Ed un’altra contraddizione è quella di pensare alle concessioni applicate ad un mero gioco d’abilità. Avete mai sentito parlare di concessioni per il biliardo? La legge del 2011 è totalmente sbagliata e con ogni probabilità va abrogata; sarebbe auspicabile riscriverla. Non ha senso regolamentare l’attività di un gioco come il poker con le concessioni”.