L’industria del gioco online in Italia è chiamata ad un mutamento radicale nelle strategie di marketing e nel modo di comunicare ed informare i giocatori. Da pochi giorni sono giunte al termine le deroghe sui “contratti in essere” riconosciute nel Decreto Dignità e il ban della pubblicità è diventato totale o quasi.
Le conseguenze sono note, la svolta quasi epocale. Gli addetti ai lavori, affiliati in primis, sono chiamati ad un nuovo modo di comunicare, con obiettivi precisi. In particolare, devono informare in modo consapevole e responsabile i giocatori ad assumere comportamenti corretti (gestione del bankroll, controllo della spesa) con la trasmissione di messaggi consoni (scommettere solo per divertimento e con criterio), rispettando alla lettera la ratio della legge. Da promotori si trasformano in una sorta di educatori ed intermediari del messaggio informativo.
Il regolamento scritto e pubblicato da AGCOM, pubblicato in aprile, indica la strada: gli affiliati avranno anche il compito di indirizzare (sempre in modo responsabile) i giocatori verso il mercato legale per cercare di arginare l’avanzare delle aggressive promozioni dei .com sempre più diffuse sul web (oramai è quasi imbarazzante navigare e trovare banner di operatori non autorizzati in Italia, purtroppo, da questo punto di vista la vigilanza va migliorata ed implementata).
Ma gli operatori, come percepiscono questo nuovo ruolo da parte degli affiliati? Chi sembra avere le idee molto chiare è Barbara Beltrami, ex country manager di PokerStars ed ora alla guida del business italiano un altro importante operatore internazionale dell’online Kindred Group.
L’esperta manager italiana ha espresso la sua opinione durante il panel organizzato da Gioconews all‘iGB Live! di Amsterdam: “Alla luce delle linee guida di Agcom relative al divieto di pubblicità di gioco, é doveroso sottolineare l’importanza del ruolo degli affiliati, che devono puntare su una nuova forma di comunicazione. È importante che ripensino il loro ruolo in maniera più allargata, pensando a come aiutare l’intera industria a veicolare i propri messaggi“.
La manager indica la strada: “Gli affiliati diventano dei veri e propri canali di informazione e non più solo di comunicazione commerciale. Bisogna dunque ripensare il loro ruolo a 360 gradi. Alla luce delle nuove linee guida occorre puntare su una informazione nuova, diventando più mainstream. Ci troviamo di fronte a un documento, quello delle linee guida Agcom, che interpreta una norma che vieta totalmente la pubblicità di gioco. Quello che è consentito sono tutti i quei servizi volti ad informare. Di fatto il gioco è legale in Italia è non siamo in un regime di divieto di gioco, ma di divieto di pubblicità. Quello che va interpretato è quello che è considerato pubblicità, differenziandolo da quello che non lo è”.
Barbara Beltrami è stata chiara nel suo messaggio: gli affiliati devono lavorare in maniera diversa, a loro è delegato il compito di informare i giocatori, cercando di indirizzarli in modo responsabile verso l’offerta legale e al tempo stesso devono essere mediatori del messaggio anche con i più importanti canali media. Un ruolo centrale per informare senza perdere di vista però le tutele e la ratio della nuova legge e del regolamento AGCOM.
Un compito delicato che deve essere affidato a professionisti della comunicazione con esperienza alle spalle nel settore e con una consapevolezza e conoscenza profonda delle leggi e dei regolamenti ma anche una visione a 360 gradi del mercato ma anche dei delicati equilibri della complicata realtà italiana. In questo mondo non ci si improvvisa più.