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Bwin-Party: clamorosa joint venture con MGM e Boyd Gaming

bellagioSono giorni frenetici per l’industria del poker online: la multinazionale europea Bwin-Party ha siglato un accordo di joint-venture con il colosso di Las Vegas MGM Resorts International, una delle catene di casinò più importanti a livello planetario. Nella nuova società farà parte anche il noto operatore del Nevada Boyd Gaming.

Si tratta di una contromossa importante al tentativo di scalata provato in estate da un altro magnate di SinCity: Steve Wynn. MGM è proprietaria di alcune delle sale da gioco più famose della Strip come il Bellagio, MGM Grand e il Mandalay Bay ma possiede hotel casinò anche a Macao, la nuova capitale del gioco. Boyd Gaming ha un impero con 16 sale da gioco tra Nevada, New Jersey, Mississippi, Louisiana, Indiana e Illinois.

Al timone della nuova ed ambiziosa joint-venture, creata per il futuro mercato statunitense, ci sarà Bwin-Party che detiene il 65% delle azioni. MGM parteciperà per il 25% e Boyd Gaming per il 10%.

Jim Murren, l’amministratore delegato di MGM, ha confermato: “abbiamo giocato d’anticipo, la nostra è una mossa preventiva per prepararci alla legalizzazione del gioco online negli USA. Sappiamo che ci sono milioni di cittadini statunitensi che rischiano miliardi di dollari su siti illegali in un mercato non regolamentato che non offre tutele”.

Per Bwin-Party è un colpo importante, non solo a livello marketing ma soprattutto politico: MGM è la società che insieme a  Caesars Interactive Entertainment, guida la lobby più potente di Las Vegas e non solo. Nelle recenti elezioni per il Senato ha sponsorizzato Harry Reid, il leader del partito democratico in Congresso e alleato del presidente Obama.

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Con questo mossa, la multinazionale europea si è assicurata la certezza di entrare dalla porta principale del mercato USA e di rilanciare il brand di PartyPoker, il marchio più famoso nel poker online del Nord America, prima del 2006, quando entrò in vigore l’UIGEA. Il trend in borsa negli ultimi 12 mesi è stato disastroso per la nuova società creata dalla fusione tra Bwin e PartyGaming e lo sbarco negli States era una passo necessario, quasi obbligato. Interessato ad acquisire la società, speculando al ribasso, era un altro boss di Las Vegas: Steve Wynn, rivale di MGM.

mgm-grandAlle indiscrezioni, la borsa ha reagito positivamente: a Londra il titolo Bwin-Party è decollato con un bel +3,45%. 

A New York le quotazioni di MGM sono in territorio positivo ed hanno chiuso ieri con un +0,87% (male Body Gaming con -1,39%)  ma bisognerà attendere l’apertura di Wall Street per avere un quadro completo e farsi un’idea dell’effettiva reazione dei mercati, essendo la notizia di poche ore fa.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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