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Bwin-Party si sdoppia? Il titolo vola in borsa

Bwin-Party, uno dei più importanti gruppi europei dell’e-gaming, sta pianificando – secondo il Financial Times – una colossale operazione di scorporo che sarà formalizzata entro due mesi. ll titolo è volato al London Stock Exchange e risulta essere uno dei più caldi della borsa britannica.

bwin-party

Negli ultimi giorni si è registrato un incremento del 4% ma l’impennata è costante da più di un mese: un’azione di Bwin Party, nella terza decade di giugno era scambiata a 115 pounds. Il 2 agosto ha sfondato la barriera dei 140 (140.90 per la precisione).

Dalla società madre quotata in borsa (costretta a rispettare in modo rigoroso le normative vigenti in ogni paese), verrà creata una nuova compagnia destinata ad operare esclusivamente nei mercati non regolamentati, dove la legislazione non è ancora chiara. 

Bwin-Party si sta preparando allo sbarco nel mercato statunitense, con una joint venture di prestigio con  MGM Resorts International e Boyd Gaming, per offrire gioco in Nevada. Ha stretto un accordo con il Borgata casinò, specifico per il New Jersey. I vertici di Bwin-Party sono convinti che il successo dell’operazione ‘americana’ dipenderà  – quasi esclusivamente – dalla presenza o meno sul  mercato ufficiale di PokerStars.

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Bwin-Party ha annunciato che si ritirerà da 18 mercati europei (considerati zone grigie), dove non vi è ancora una normativa compiuta. Questo tipo di scelta porterà ad una diminuzione dei profitti del 10%.

Il dubbio rimane se l’altra società scorporata opererà negli altri 48 stati nord americani. Al momento non ci sono elementi nonostante sul web girino parecchie indiscrezioni ma l’ipotesi pare improbabile, considerando l’attenzione del Dipartimento di Giustizia nei confronti del gioco online.

La storia è oramai nota: PartyPoker era la prima poker room mondiale fino al 2006, il brand più famoso negli States. Con la normativa federale UIGEA, entrata in vigore negli ultimi mesi dell’amministrazione Bush, PartyGaming (essendo quotata in borsa) si è dovuta ritirare, lasciando il mercato statunitense (e mondiale) in mano a PokerStars e Full Tilt Poker.

Entro la fine del 2013 dovrebbe essere lanciato sul mercato un nuovo software per il poker online. PartyPoker dovrà sostenere l’esame più difficile: il ritorno negli States. In Italia la multinazionale è ben posizionata nel mercato del poker con tre brand: GDPoker, Bwin e PartyPoker.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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