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Cassazione stronca siti dot com: necessaria concessione AAMS

Decisa presa di posizione della Cassazione contro gli operatori esteri del gioco online, ed in particolare dei bookmakers che raccolgono scommesse telematiche, in Italia senza le necessarie autorizzazioni.

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La Suprema Corte ritiene che le società straniere dell’e-gaming (siti dot com) possono operare nella Penisola solo con concessione rilasciata da AAMS. Per quanto riguarda i betting shop (centri trasmissione dati, CTD) è necessaria anche la licenza ex art. 88 TULPS (Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza).

A seguito del sequestro di un CTD di Bari, collegato ad un book maltese (LeaderBet), la Cassazione ha respinto il ricorso. La società di betting si era appellata alla recenti sentenze della Corte di Giustizia Europea (CGE) favorevoli a Stanleybet, ma la Cassazione ha specificato che le posizioni delle due società sono ben differenti.

La CGE ha riconosciuto la legittimità operativa di Stanleybet, in quanto esclusa – in modo illegittimo – dagli ultimi bandi di gara per l’assegnazione delle concessioni. Discriminazione che non riguarda il bookmaker collegato al CTD di Bari, oggetto dell’ultima decisione della Cassazione.