Cambiano i tempi anche negli States: per la prima volta, una società dell’e-gaming è riuscita a rompere il muro di gomma degli sport professionistici americani. Le Leghe sono state, da sempre, contrarie al gambling online e da decenni finanziano il Partito Repubblicano, per alimentare un’azione di lobbying molto efficace a Capitol Hill.
PartyPoker annuncerà oggi – con una conferenza stampa – il doppio accordo di sponsorship con i Philadelphia 76ers (team NBA) e con la squadra di hockey su ghiaccio (NHL) dei New Jersey Devils. Il deal sarà esteso anche alla casa dei Diavoli, il mastodontico The Prudential Center di Newark che ospita importanti eventi anche extra sportivi.
Come noto, Bwin-Party sta facendo terribilmente sul serio negli States (detiene quasi il 50% del neo mercato del New Jersey), con una campagna marketing che rievoca l’età d’oro del poker.
Questi accordi hanno però un’importanza politica notevole: le leghe degli sport professionistici americani hanno sempre boicottato qualsiasi tentativo di legalizzare il gioco online, a livello federale.
NBA, NFL (la più radicale in questa battaglia) e NHL sono contrarie alle scommesse (pensano che sia il modo migliore per tutelare l’integrità del gioco) da quando sono nate: temono che un allargamento del gioco online, nel lungo periodo favorisca anche la diffusione del betting in rete.
In realtà, oramai negli States scommettono tutti clandestinamente (vedi inchiesta di New York con il giro controllato dalla mafia russa) oppure, se possono, si recano nei casinò di Las Vegas per piazzare le loro puntate.
Bwin-Party, in questo modo ha aperto un fronte all’interno delle Leghe stesse e la posizione dei Philadelphia 76ers e dei New Jersey Devils, potrebbe essere di rottura rispetto alle altre franchigie. Bisognerà capire quale sarà la posizione ufficiale di NBA e NHL in merito, ma è logico pensare che i Sixers e i Devils abbiano prima chiesto un parere preventivo. Ma se cade quest’ultimo fronte contrario al poker online, alla fine Sheldon Adelson si ritroverà da solo a combattere contro Soros, Bwin-Party e company.