L’indagine ha coinvolto un ampio campione di scuole secondarie di secondo grado italiane e ha visto la partecipazione di circa 11.000 ragazzi dai 14 ai 19 anni. Tra gli studenti giocatori, il 72% dichiara di sostenere una spesa media settimanale per i giochi inferiore a 3 euro. Questo per farvi capire il rapporto giovani e gioco d'azzardo.
In Emilia Romagna l’interesse per il gioco d’azzardo tra i giovani è appena inferiore a quello italiano: la quota di giocatori è pari infatti al 44%, un dato che si allinea alla propensione al gioco delle regioni del Nord e che conferma come l’attitudine al gioco d’azzardo sia maggiore al centro – 54% la quota di giocatori – e al Sud – 53%, come sottolinea la ricerca e mette in evidenza l'agenzia Agipronews.
Ricordiamo sempre che il gioco è severamente vietato ai minori di 18 anni!
In questo Articolo:
- 1 SOLO IL 17% E' REGULAR PLAYER, SPESA SETTIMANALE INFERIORE AI 3 EURO PER IL 72%
- 2 GIOCHI PIU' POPOLARI: GRATTA E VINCI E SCOMMESSE (IN AGENZIA)
- 3 STRUMENTO SCREENING: SOLO 5% DEI GIOVANI HA RAPPORTO PROBLEMATICO CON L'AZZARDO
- 4 PROPENSIONE AL GIOCO E RENDIMENTO SCOLASTICO
- 5 ASSOCIAZIONE LOGICO: "GIOCO PROBLEMATICO TRA I GIOVANI SOTTO CONTROLLO, ONLINE COME OFFLINE"
- 6 "FAMIGLIA FATTORE IMPORTANTE CHE INFLUENZANO LA PROPENSIONE AL GIOCO"
SOLO IL 17% E' REGULAR PLAYER, SPESA SETTIMANALE INFERIORE AI 3 EURO PER IL 72%
Il 17% degli studenti delle scuole secondarie superiori è regular player, ha giocato, cioè, una volta a settimana o anche più spesso.
Tuttavia, il gioco è nella maggior parte dei casi un passatempo occasionale e ha un impatto limitato sulla vita quotidiana: l’11% degli studenti gioca con cadenza mensile, un altro 21% gioca più raramente; per il 72% dei giocatori la spesa media settimanale è inferiore a 3 euro e il 62% degli studenti (il 41% di chi gioca) non spenderebbe nulla in giochi davanti a un’inaspettata disponibilità di 100 euro.
Il 21% dei giovani studenti inizia a giocare per curiosità, mentre per il 20% il primo approccio è stato per caso, tra gli altri fattori indicati come primo approccio al gioco spiccano il divertimento (18%), il giocare dei familiari o degli amici (11%) e la speranza di vincere denaro (11%).
I giovani percepiscono il gioco d’azzardo come perdita di denaro (è il primo fattore citato sia dal 32% degli studenti 14-19 anni che dal 25% dei soli giocatori). Accanto a tale percezione si distinguono due componenti reputazionali: il 22% dei ragazzi e il 17% dei giocatori associa al gioco una componente dark (dipendenza o rischio).
All’ opposto, il 19% dei giovani e il 27% dei giocatori considera il gioco un divertimento, una passione e un modo per occupare il tempo libero. Rispetto alla scorsa indagine di Young Millennials Monitor Gioco e Giovani, emerge una perdita di appeal dei giochi “tradizionali” (Superenalotto e Lotto), a favore dei giochi a tema sportivo e online.
GIOCHI PIU' POPOLARI: GRATTA E VINCI E SCOMMESSE (IN AGENZIA)
Le rilevazioni, in linea con i risultati dell’anno precedente e con altri lavori, individua come giochi più popolari tra i giovani il Gratta & Vinci (nel 2015 sperimentato dal 35% degli studenti 14-19 anni) e le scommesse sportive in agenzia (23%). Seguono le scommesse sportive online (13%) ed i concorsi a pronostico a base sportiva come Totocalcio, Totip, Totogol (12%).La maggior parte dei giovani (27% sul totale) ha giocato ad 1-2 tipologie di gioco durante il 2016; l’11% ne ha sperimentati tre o quattro e un ulteriore 11% ha partecipato ad almeno 5 tipologie di gioco.
STRUMENTO SCREENING: SOLO 5% DEI GIOVANI HA RAPPORTO PROBLEMATICO CON L'AZZARDO
In particolare, i ricercatori hanno proposto uno strumento di screening internazionale (SOGS-RA) che indaga la presenza di eventuali sintomi capaci di rivelare gli effetti negativi derivanti dal gioco tanto sulla sfera psico-emotiva (ansia, agitazione, perdita del controllo), quanto su quella delle relazioni (familiari, amicali e scolastiche).
Secondo questo indicatore, la quota di ragazzi con approccio problematico al gioco è del 5%: per questo target, il gioco d’azzardo si traduce in disagi psico-emotivi o relazionali.
Un ulteriore 9% degli studenti, inoltre, è etichettato come ‘a rischio’, ovvero manifesta i primi potenziali segnali di rischio di approccio problematico al gioco, mentre il 33% degli studenti, pur giocando, non evidenzia alcun segnale problematico, ponendosi con un approccio positivo al gioco.
Il giocatore maggiormente problematico è maschio, maggiorenne, frequenta istituti tecnici/professionali, ha un rendimento scolastico basso e proviene dalle regioni meridionali, area in cui l’indice raggiunge i valori più alti.
Tra gli studenti dell’Emilia-Romagna la quota di giocatori problematici è pari al 4%, più bassa della media nazionale, ma in linea con quella di altre regioni settentrionali.
PROPENSIONE AL GIOCO E RENDIMENTO SCOLASTICO
La propensione al gioco cambia in relazione al rendimento scolastico. È una delle conclusioni dello “Young Millenials Monitor”, l’osservatorio dedicato ai giovani studenti dall’istituto di ricerca Nomisma. Per esempio, la quota di giocatori raggiunge il 51% tra chi ha un rendimento insufficiente in matematica, mentre è pari al 46% tra chi ha votazione superiore a 8 decimi. Anche il possesso di specifiche competenze probabilistiche è un fattore predittivo: la quota di giocatori sale al 55% tra chi non è in grado di risolvere semplici quesiti probabilistici (mentre la quota di giocatori tra chi ha competenze in merito diminuisce - 46%). Anche la connessione tra gioco e stili di consumo è rilevante: la quota di giocatori sale nel caso di consumo frequente di energy drink (63%), super-alcolici (60%) e sigarette (57%).
ASSOCIAZIONE LOGICO: "GIOCO PROBLEMATICO TRA I GIOVANI SOTTO CONTROLLO, ONLINE COME OFFLINE"
Comunicato stampa - LOGiCO, Lega degli Operatori di Gioco sul Canale Online, è l’associazione che raccoglie i principali concessionari italiani di gioco legale: Bet365, Betclic, BwinParty, PokerStars, William Hill, SkyBet, Tombola, PaddyPower Betfair. L'associazione ha voluto commentare i risultati:
“La ricerca dimostra, ancora una volta, che il fenomeno del gioco problematico tra i giovani è sotto controllo, anzi in calo, e che tra i ragazzi che preferiscono il gioco online non si registra un rischio maggiore rispetto a chi gioca offline. E’ un segnale positivo perché gli operatori del gioco legale online italiano sono i primi responsabili del rispetto della normativa, a partire dal divieto di gioco ai minorenni, e continuano ad impegnarsi con tutti gli strumenti tecnologici che hanno a disposizione. In più sono soggetti a stringenti controlli sulla comunicazione pubblicitaria. Purtroppo il gioco illegale in Italia è ancora diffuso, sia online sia offline, ed è su queste realtà che vanno concentrati gli sforzi per la tutela dei minori. LOGiCO, l’associazione degli operatori legali di gioco online, auspica che i risultati della ricerca Nomisma, che peraltro confermano il trend evidenziato da altri studi, consentano di andare oltre l’allarmismo permanente che caratterizza il dibattito sui giochi in Italia”.
"FAMIGLIA FATTORE IMPORTANTE CHE INFLUENZANO LA PROPENSIONE AL GIOCO"
Come sottolinea ad Agimeg, Luca Dondi – Consigliere Delegato Nomisma ”Osservare comportamenti e opinioni di 11.000 giovani 14-19 anni significa creare uno strumento fondamentale per esplorare e monitorare l’approccio al gioco di azzardo. Le informazioni raccolte da Nomisma-Università di Bologna parlano chiaro: tra i fattori predittivi che influenzano la propensione al gioco non c’è solo il profilo socio-demografico del ragazzo (genere, area geografica di residenza, tipo di scuola frequentata), ma anche le caratteristiche della famiglia di provenienza e del gruppo dei pari frequentato, il rendimento nonché specifici stili di consumo. E se il gioco è spesso un’abitudine occasionale o un divertimento, talvolta ha preoccupanti implicazioni negative sulla vita quotidiana e sulle relazioni familiari: il 36% dei giovani giocatori ha nascosto o ridimensionato le proprie abitudini di gioco ai genitori e il 4% ha derogato ad impegni scolastici e/o familiari per giocare".
"Grazie a questo prezioso patrimonio informativo, Young Millennials Monitor si pone due obiettivi: innanzitutto mettere a disposizione di istituzioni, operatori economici e famiglie numeri e metodi per valutare i comportamenti di gioco, l’incidenza del gioco problematico e le relative conseguenze in termini assistenziali, nonché garantire una maggior informazione per sostenere azioni di policy in logica di prevenzione e di creazione di consapevolezza”.