Vai al contenuto

Governo Letta battuto al Senato sul gioco online

Il Premier Enrico Letta: il suo governo è andato 'sotto'Un terremoto - per il momento senza danni - si è abbattuto questo pomeriggio sul mondo del gioco online italiano. Il Governo Letta è andato "sotto" al Senato su un emendamento della Lega Nord, che è stato approvato e che impegnava l'esecutivo a “varare in tempi rapidi, anche attraverso l’utilizzo di strumenti normativi d’urgenza, una moratoria di 12 mesi sul gioco d’azzardo on line e sui sistemi di gioco d’azzardo elettronico in luoghi pubblici e aperti al pubblico.

Una vittoria contro la lobby del gioco (come dichiarato dagli esponenti leghisti) o un errore di voto di alcuni senatori del PD (come sostiene l'On. Casson)? Quale che sia stata la verità, gli eventi di oggi hanno tutta l'aria di un cambio di rotta da parte del Parlamento, che ha prodotto come prima conseguenza l'annuncio di un passo indietro da parte di Alberto Giorgetti, sottosegretario con delega ai giochi.

Secondo Giorgetti si tratta di “un termine così perentorio da risultare inapplicabile, se non creando un conflitto con i diritti esistenti dei concessionari che hanno vinto le gare e perdendo 6 miliardi di gettito”, ha dichiarato il sottosegretario annunciando la remissione del suo mandato al Ministro per L'economia e le Finanze Fabrizio Saccomanni.

Il Ministro Saccomanni: per lui la mozione è inammissibileIn serata è stato lo stesso Saccomanni a gettare acqua sul fuoco, dichiarando la mozione inapplicabile, perchè "il Governo compirebbe un atto illegittimo". Secondo il Ministro le conseguenze sarebbero devastanti:

  • un contenzioso con i circa 200 operatori italiani ed esteri che hanno ottenuto la concessione;
  • la riapertura del contenzioso comunitario, dopo due procedure di infrazione chiuse nel 2010 a seguito della regolamentazione del mercato;
  • lo spostamento in massa di giocatori verso il mercato illegale;
  • la perdita della possibilità di contrastare, con strumenti mirati, il gioco problematico e patologico e l’accesso dei minori al gioco.

Inoltre, da una siffatta moratoria, secondo Saccomanni deriverebbe "una forte diminuzione delle entrate in una fase estremamente delicata per la finanza pubblica”. Da qui l'invito del Ministro al Parlamento affinchè riveda le sue posizioni.
Allo stesso tempo, Saccomanni (che ha confermato piena fiducia in Giorgetti) ha annunciato che il Governo intensificherà l'attività di prevenzione e lotta alle ludopatie ed al gioco illegale.

La bomba sempre dunque disinnescata, almeno per il momento. Ma la votazione di oggi rimane un segnale inquietante, anche perchè ha scalfito in maniera abbastanza palese la stabilità del Governo Letta. Il rischio reale è dunque che il gioco possa diventare strumento e terreno di guerre politiche, e che sulla pelle del settore del gaming italiano si possa quindi giocare una partita dalla posta ben più pesante.

si ringrazia Agimeg