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Il Portogallo vota per il poker online. Italia e Spagna partner?

A seguito delle forti pressioni della Troika finanziaria (BCE, Commissione Europea e Fondo Monetario), il Portogallo è pronto ad approvare la prima legge sulla disciplina gaming online (e del poker in particolare): il Governo presenterà il disegno di legge in Parlamento il 10 di luglio.

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Francisco Da Costa Santos, primo giocatore portoghese a vincere un braccialetto WSOPE

In una prima fase, la bozza del progetto di legge prevedeva un monopolio (in tutti i sensi), con l'e-gaming controllato dalla società  Santa Casa da Misericórdia. Un modello però non compatibile con i principi di libera concorrenza indicati nei Trattati dell’Unione Europea. 

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Per questo motivo, secondo gli ultimi rumors, sarà votato un testo di ispirazione più "liberista" per stimolare la concorrenza interna e registrare maggiori entrate fiscali (per buona pace della Troika finanziaria). 

Con ogni probabilità il Portogallo si ispirerà ai modelli già applicati da Italia, Francia e Spagna, con la grossa incognita della liquidità interna. Se i lusitani propenderanno per questa strada (al contrario di Danimarca, Grecia, Belgio e Gran Bretagna), potrebbero diventare partner ideali di Italia e Spagna per la formazione di una piattaforma internazionale comune europea.  

E qualcosa di importante bolle in pentola: nelle ultime riunioni (la più recente a Roma), erano presenti anche i rappresentanti del Governo lusitano, accanto ai responsabili dei Monopoli italiano e degli altri enti regolatori europei.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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