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Lega Nord al Governo: ‘disciplinate il poker live!”

roberto-maroniLa campagna di disinformazione nei confronti del gioco legale continua incessante eppure in ottica di disciplina del poker live, prende una decisa posizione la Lega Nord. Si tratta di un fatto inconsueto in merito alla politica dei giochi, considerando che il partito padano è stato il primo a schierarsi contro il movimento. E’ ancora nota a tutti la “tolleranza zero” invocata dall’ex Ministro Roberto Maroni (nella foto) nei confronti dei circoli. Ma qualcosa è cambiato.

Matteo Bragantini, onorevole della Lega, ha presentato un’interrogazione alla Camera, al Ministro dell’Economia e delle Finanze Saccomanni. 

 “Quando ed in che modo il Governo intende intervenire per regolamentare i tornei non a distanza di poker sportivo, al fine di evitare la diffusione capillare di questo gioco nei club e nei circoli privati?”

 “Premesso che: la legge 7 luglio 2009, n. 88  – legge comunitaria 2008 – nell’ambito delle disposizioni riguardanti l’esercizio e la raccolta dei giochi a distanza, stabilisce, al comma 27 dell’articolo 24, che con regolamento del Ministro dell’Economia e delle Finanze, da adottarsi di concerto con il Ministro dell’Interno, vengono disciplinati i tornei non a distanza di poker sportivo; tale regolamento non è stato ad oggi adottato e il 13 gennaio 2011 il TAR regionale della Puglia ha bloccato l’ordinanza di sospensione dell’attività emessa dalla Questura di Lecce nei confronti di un club locale, affermando che è proprio l’assenza di tale regolamento che consente l’organizzazione dei tornei di poker sportivo, a condizione che siano rispettate le direttive espresse dal Consiglio di Stato con il parere n. 3237 del 2008; 

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il Consiglio di Stato, nel citato parere, richiama l’articolo 721 del codice penale che stabilisce che è gioco d’azzardo quello nel quale ricorre il fine di lucro e la vincita o la perdita è interamente o quasi interamente aleatoria e afferma che il gioco del poker sportivo non è considerato gioco d’azzardo a condizione che la quota di iscrizione non superi i 30 euro, che non vengano distribuiti premi in denaro, che il giocatore non possa rientrare dopo aver esaurito la dotazione iniziale di fiche e che l’organizzatore del torneo non svolga nella medesima serata e nella stessa località più di un torneo;

il TAR regionale della Puglia ha disposto con la medesima pronuncia che la Questura effettui il riesame del proprio provvedimento ed ha fissato l’udienza di merito per il mese di aprile 2011; conseguenza della decisione del TAR pugliese sarà la liceità dei tornei di poker nei circoli e nei club, ad avviso dell’interrogante vanificando, in parte, l’azione del Governo e delle forze sociali tesa, da un lato, a diffondere la cultura del «gioco responsabile », al fine di portare a conoscenza di tutti gli effetti devastanti della dipendenza da gioco e, dall’altro, a perseguire tutte le forme di gioco illegale; la sentenza del TAR Puglia-Lecce, sezione I, 25 maggio 2011, n. 968, ha annullato la nota emessa dalla questura di Taranto il 4 ottobre 2010 con la quale si dichiarava che i tornei dal vivo di « Texas Hold’em poker » sono da considerarsi illegali”.

Ma c’è di più: sotto il profilo della responsabilità penale, la Corte di Cassazione ha riconosciuto la liceità dei tornei di poker sportivo freezout senza rebuy. Pertanto, secondo il parere illustri ed esperti legali (l’ultimo ad esprimersi è stato  Stefano Sbordoni) l’attività non dovrebbe neanche essere oggetto di concessione, non trattandosi di gioco d’azzardo ma di abilità, come il biliardo, solo per fare un esempio.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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