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Nelle rooms entrano nuovi tavoli con carte virtuali e dealer robot. Quale futuro nel poker live? Che tristezza…

Abbiamo riscontrato negli  ultimi 10 anni quanto la tecnologia abbia influito nello sviluppo del mercato del gioco, in particolare nei casinò terrestri, per non parlare dell’online. L’ultima novità arriva dal Canada, dove una società ha lanciato sul mercato dei sofisticati tavoli da poker che potrebbero rivoluzionare il poker live.

A Vancouver hanno sviluppato dei tavoli con carte virtuali che vengono servite – naturalmente – in automatico con un sistema (sostengono gli esperti) parecchio sofisticato e attrattivo, a tal punto che molti casinò americani stanno studiando le eventuali opportunità. La tecnologia di questi tavoli potrebbe spostare l’ago della bilancia verso il gioco automatico?

Questi prodotti sono considerati come l’ultima generazione (molto avanzata) di tavoli automatizzati. Vi sono diverse opzioni (rispetto ad altri apparecchi elettronici) come la possibilità di offrire ai players seduti anche altri giochi come corse dei cavalli virtuali o scommesse sportive, in particolare quando viene foldata la mano.

Abbiamo colto al volo questa notizia per una seria riflessione su alcuni aspetti riguardo il gioco elettronico nei casinò live.

Perché bisogna dire no ai “dealer robot”

Il sistema naturalmente velocizza l’action, abbatte i costi di gestione e, di conseguenza, massimizza i profitti per le sale da gioco ma priva il gioco live del 90% del proprio fascino, considerando anche il fatto che molti regular dei casinò e circoli non amano l’online e la distribuzione delle carte determinata da un software.

Pensiamo a molti clienti dei casinò online che giocano solo ai tavoli con dealer viventi (tavoli live-online): insomma la distribuzione delle carte da un dealer in carne ed ossa ha un sapore diverso per qualsiasi giocatore. Per questo motivo, i Jackpot Blitz (il nome dei tavoli) non possono essere considerati sullo stesso piano di qualsiasi croupier.

Il player vuol toccare e sentire le carte. Si annulla un aspetto sociale del gioco live che è a nostro avviso fondamentale, considerando che al tavolo si riducono al minimo le pause e non si ha neanche il tempo di socializzare.

 

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Levare l’aspetto umano dal gioco a noi pare un contro senso, ma vi parliamo di questa novità è solo perché al di là dell’Oceano sta ottenendo un grosso successo che difficilmente verrà ignorato in Europa. Jackpot Digital ha sottoscritto un contratto con Carnival Cruise Line per installare questi tavoli tavoli con dealer automatico in tutte le navi da crociera.

Soluzione al problema per il live italiano?

I sostenitori dei tavoli con carte elettroniche sostengono che saranno il futuro degli eventi televisivi. Molto probabilmente i Jackpot Blitz potrebbero essere utili solo per quelle sale da gioco che non possono permettersi costi extra per offrire anche il poker e così cercano un compromesso.

Come avete capito siamo contrari all’utilizzo di qualsiasi sistema automatico nel live ma in casi estremi è bene riflettere seriamente. Questo tema si ricollega in maniera naturale ad un’antica querelle. I tavoli semi automatici potrebbero essere utili anche per regolamentare il gioco live non autorizzato in Italia?

I Monopoli, quattro anni fa, hanno preferito mettere in naftalina la disciplina legale dei circoli (nonostante una legge in vigore) perché sostenevano che non vi fosse nessuna forma di controllo sulla regolarità ed integrità del gioco.

Lottomatica aveva avanzato una soluzione simile con tavoli semi automatici che permettevano un controllo centralizzato. In questo caso, sarebbe meglio avere 500 rooms autorizzate e legali (che offrono questo tipo di garanzie ai players) oppure continuare a vivere la situazione di oggi a dir poco paradossale e priva di ogni logica (e controllo sul gioco) con il settore che vive nell’anarchia da più di 10 anni a questa parte?

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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