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October Nine: si muovono gli sponsor con gli occhi a mandorla

steven-geeE’ sempre tempo di vacche magre per gli October Nine: mai come quest’anno i nove finalisti del Main Event WSOP non sono riusciti a scaldare l’interesse degli sponsor. Il motivo oramai è palese: con il mercato statunitense in ‘clausura’, i responsabili marketing preferiscono altre forme di investimento meno costose.

Non vuol dire che alla vigilia del tavolo finale non vi saranno movimenti di “mercato”: dodici mesi fa, Pius Heinz - il futuro campione del mondo tedesco - fu ingaggiato pochi giorni prima del grande evento. 

Quest’anno ad iniziare le danze ci ha pensato il 56enne californiano Steven Gee (di chiare origini asiatiche) che partirà quinto nel chipcount del tavolo finale e con una discreta carriera pokeristica alle spalle (ha vinto un braccialetto WSOP nel 2010). E’ stato ingaggiato da un brand sconosciuto in Europa: PokerAce.com, room delle Filippine (stato che rilascia licenze per il continente asiatico) che punta con forza sulla Cina.

A quelle latitudini è difficile riuscire a penetrare nel mercato dell’online senza punti live d’appoggio ma PokerAce.com ha deciso di puntare sui pro sponsorizzati: oltre all’October Nine, ha ingaggiato l’australiano (ex campione del mondo) Joe Hachem e due volti noti in Asia come JC Tram e Nam Le.

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La room ha sposato una politica innovativa che merita di essere presa in considerazione nel novero delle recenti novità, intraprese dall’industria del poker online, per preservare e tutelare i players meno esperti.

Vi sono tre tipi di tavoli: quelli riservati solo ai grinders (con rake media del 5% e Cap di 3$), i tavoli dedicati ai clienti di casinò e scommesse (tali giochi non sono visibili nella lobby ai poker players) e i tavoli misti (con rake e Cap notevolmente più alti).  

Sarà una sfida molto dura considerando che in Cina (ed in Asia in generale) la popolarità del texas hold’em è ancora offuscata dai giochi da casinò (in primis il baccarat).  Ma se Steven Gee riuscirà nell’impresa di conquistare il braccialetto più prestigioso, allora sarà tutto più facile.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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