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Ospitano una partita di poker: prima vengono rapinati e poi arrestati

Una coppia di Newport potrebbe finire nel libro dei primati “fantozziani”.  Marito e moglie, Adam e Jennifer Schlain, hanno ospitato una partita a poker tra amici (almeno così sembra), senza pretendere alcuna rake o tasse per giocare. 

La serata però ha preso la piega sbagliata quando tre uomini armati hanno fatto irruzione nell’appartamento ed hanno puntato una pistola alla tempia di Adam, minacciandolo.

I ladri sono riusciti a scappare con il ricco bottino di 11mila dollari (non è chiaro se i soldi appartenevano al padre del padrone di casa oppure erano sul tavolo da poker). 

Intervenuta la polizia, a seguito della rapina, ha iniziato ad interrogare i giocatori presenti. Quando gli agenti si sono accorti che i ladri avevano interrotto una partita a poker, hanno fatto scattare le manette per “esercizio di gioco d’azzardo”. 

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Negli USA, in molti stati, è vietato organizzare partite private. Da quelle parti non si scherza: Adam e Jennifer sono finiti dietro le sbarre. A favore della coppia, il fatto che i players non hanno versato alcuna rake: alla fine non c’è stato alcuno scopo di lucro ma le leggi variano da stato a stato.

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D'altronde è molto difficile poter trovare un punto di equilibrio nella regolamentazione degli home games. In Europa ci sta provando la Norvegia con una nuova legge ma ancora non si conoscono i termini.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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