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Poker Central spegne il canale tv: con l’esplosione di Twitch – e degli streaming online – non aveva scampo

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La notizia, in sè, non sorprende granchè. Anzi, a dire il vero aveva destato molta più sorpresa il fatto che – di questi tempi – qualcuno avesse pensato di riprovare a creare un canale verticale sul poker. Comunque sia, il management di Poker Central ha annunciato che a fine anno verranno spente le trasmissioni del canale via cavo, attivo sul mercato statunitense. Poker Central non sparirà, anzi la chiusura del canale televisivo è da leggersi come una volontà di puntare forte su social media e mobile, dove la risposta di pubblico è stata anzi eccellente.

POKER CENTRAL DIVENTA ON DEMAND

Chiude la cable tv ma non Poker Central. Sulla app del loro sito sarà sempre possibile riguardare i vecchi format come Super High Roller Bowl e Pokerography, così come su altre piattaforme web come Apple TV e Amazon Fire TV. Spariscono dunque i classici palinsesti, non l’idea nè le produzioni, anche se al momento non è noto che fine faranno alcuni format già annunciati come “Inside Poker with Matt Savage” e “Live at the Bike”.

KATZ CONTRO TUTTI

L’annuncio è stata data dal sito broadcastcable.com, che rivela come la decisione non sarebbe stata proprio pacifica od unanime. A quanto pare sarebbe stato il solo Cary Katz, businessman e poker player high stakes tra i principali investitori della piattaforma, a decidere di chiudere a fine anno con la tv, lasciando stupefatte molte persone che lavorano in Poker Central. Persino il CEO Clint Stinchcomb, a quanto pare, sarebbe contrariato da questa decisione. Ad ogni modo, difficilmente si tornerà indietro e le ragioni non mancano.

Cary Katz
Cary Katz

GALEOTTO FU IL TWITCH

In questo anno abbondante di vita, Poker Central ha dato via ad alcuni format anche interessanti, ma gli ascolti non potevano che essere piuttosto bassi. La svolta si è avuta probabilmente nel giugno scorso in occasione del Super High Roller Bowl, trasmesso anche in streaming su Twitch. Ebbene, le visualizzazioni ottenute su Twitch hanno eventualmente iniziato a far capire ai dirigenti che il futuro del loro prodotto non poteva continuare a passare per la tv tradizionale.

IL CASO POKERITALIA24 E IL FUTURO DEL POKER IN TV

Troppo affollato e competitivo il mercato delle tv tematiche via cavo, nel quale il poker aveva già dimostrato di non poter dare sufficienti certezze. In Italia abbiamo l’esperienza di Pokeritalia24, network andato anche piuttosto bene prima di un calo andato di pari passo con la crisi del settore, fino all’auto-confino con il trasferimento sul solo bouquet di Sky.

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Al di là delle peculiarità italiane del caso PI24, anche all’estero l’evoluzione del mercato non è stata dissimile, perchè in televisione non può esserci spazio vitale per un canale verticale sul poker. Troppo frammentato il pubblico, troppo difficile il rapporto con possibili sponsor e non solo per le difficoltà normative (vedi il possibile divieto di pubblicità sul gioco): la verità è che la pubblicità in tv ha sempre costi molto alti a fronte di tassi di conversione, per un mercato come il poker basato quasi esclusivamente sull’online, ridicolmente bassi. Con i soldi necessari per uno spot da 30 secondi in Rai ci si pagano banner online per un anno…

L’esplosione di Twitch ha dato il colpo di grazia alle residue speranze di chi puntava ancora sulla “scatola magica” come mezzo per parlare agli appassionati di poker. La tv è un media che funziona ancora ma solo per prodotti e target di pubblico piuttosto tradizionali, mentre per le nicchie la vita è divenuta praticamente impossibile. Inoltre, considerando i numeri che genera Twitch e i casi clamorosi di alcuni streamer di enorme successo, appare abbastanza chiaro che il prodotto come prodotto da guardare deve cambiare nel concept e nella grammatica visiva, senza parlare poi di costi…

Da un punto di vista infrastrutturale, una produzione televisiva (quand’anche moderna e dinamica) presenta costi non paragonabili a quella di un ben architettato streaming su Twitch. Il futuro è una sinergia tra i due modelli, e questo Poker Central pare averlo capito – seppur dopo un anno. Ciononostante, da Poker Central fanno sapere che i loro format verranno venduti a non meglio precisati tv network partner.

AUSSIE MILLIONS SU TWITCH CON SOMERVILLE

Il predominio di Twitch sui format video relativi al poker trova l’ennesima conferma in una notizia giunta dall’Australia: nonostante non sia più in alcun modo legato a grossi circuiti come l’APPT di PokerStars, l’Aussie Millions avrà il suo streaming su Twitch con uno degli streamer più ricercati: Jason Somerville. Il popolare “jcarverpoker” è peraltro sotto contratto con la stessa PokerStars di cui è sempre Team Pro, ma ha ampia autonomia professionale e infatti è stato ingaggiato dal Crown Casino per trasmettere il grande evento, in programma a fine gennaio.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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