Prime stime ufficiali sui dati sul trend della spesa nel mercato legale del poker online italiano, con dati stabili per i tournaments (tornei + Sit Lottery) mentre il cash game, complice il mancato ingresso nel mercato della liquidità condivisa, perde terreno (-6,7%).
Poker online: tournaments
C’è da dire che i dati sui tornei sono in linea, bene o male, con la spesa del 2017, considerando che nel 2018 non si è disputato il Sunday Million ed è entrato in vigore il ban sulla pubblicità. In ogni caso i margini nei tornei calano dell’1,2%. Queste le quote di mercato elaborate dall’agenzia Agimeg sui dati forniti dai Monopoli di Stato (ADM) delle principali poker rooms autorizzate:
- POKERSTARS 63,32%
- SISAL 6,62%
- SNAITECH 6,00%
- LOTTOMATICA 5,73%
- EUROBET 3,80%
- MICROGAME* room 0,84%
- 888Poker 0,81%
- MULTIGIOCO (NewGioco) 0,55%
*il dato su Microgame riguarda la skin Microgame e non il network. La piattaforma Microgame (sommando la spesa di tutti i concessionari) ha coperto una spesa nei tornei del 7,2% secondo le stime di Agipronews.
Cash Game
Il mancato accesso alla liquidità condivisa con Francia, Portogallo e Spagna fa arretrare la spesa nei cash game che nel 2018 registra un calo del 6,7%. Importante passo in avanti per il suo primo anno di attività per 888Poker che ha una quota del 3,45%. Vediamo le quote di mercato:
- POKERSTARS 40,07%
- LOTTOMATICA 7,06%
- SISAL 6,61%
- SNAITECH 5,63%888 3,45%
- EUROBET 3,07%
- MICROGAME ROOM* 3,03%
- MULTIGIOCO (New Gioco) 2,98%
*Microgame: per quanto riguarda il network secondo le stime ha una quota di mercato del 17,9% del totale.
Nonostante questi dati che testimoniano una flessione del poker online italiano, il Governo ha deciso di aumentare le tasse nel 2019 dal 20% al 25% calcolate sul rake lordo. Dubitiamo che con questi presupposti ci sarà un aumento del gettito come indicato nella relazione di bilancio.