Dati sempre più deludenti nel poker online in Italia con il mercato che continua una sua inesorabile flessione dovuta sia al mancato ingresso nella liquidità condivisa europea (isolando sempre di più i nostri giocatori) sia per il ban della pubblicità che, come prevedibile, sta provocando solo disoccupati nel settore dei media ma non risolve il problema delle dipendenze da gioco (avvertito maggiormente nel settore delle slot e VLT).
Il governo è a caccia di entrate fiscali e la liquidità condivisa potrebbe essere un ottimo elemento di rilancio del settore, ma purtroppo l'appello dei players italiani rimane del tutto inascoltato e porta ad un crollo del mercato, per via del solito veto delle lobby nazionali.
Ben 4.348 giocatori italiani hanno firmato per la petizione pro "liquidità condivisa europea" promossa dai principali portali di poker italiani (compreso Assopoker) sulla piattaforma indipendente Change.org .Un segnale molto forte ma che rimane inascoltato.

Poker tournaments
A settembre la spesa è stata di 5,9 milioni di euro, con una flessione superiore al 2% rispetto al medesimo periodo del 2018 (6,1 milioni di euro). Le quote di mercato di alcune delle principali poker rooms legali:
- PokerStars 59%
- Sisal 7,6%
- Snaitech 7,4%
- Eurobet 4,30%
- Multigioco (NewGioco) 0,8%
- 888 0,6%
- SKS365 0,5%
Cash game
Spesa da 4,7 milioni di euro a settembre, in calo del 3,6% rispetto al nono mese dell'anno nel 2018:
- PokerStars 41%
- SKS365 6,7%
- Sisal 6,5%
- Snaitech 5,7%
- Multigioco (New Gioco) 4,5%
- 888Poker 4,4%
- Eurobet 3,2%
Casinò Online
Boom come sempre dei casinò online che non conoscono crisi. Il mercato registra un +22,5% con la spesa mensile che fa un ulteriore balzo in avanti: si passa dai 58,7 milioni del settembre 2018 ai 72 milioni circa di margine dell'ultimo mese. Le quote:
- PokerStars 9,8%
- Sisal 8,9%
- Eurobet 7%
- Snaitech 7%
- 888Casino 6,5%
- SKS365 5%
- Betfair 1,1%
- Multigioco (New Gioco) 0,8%