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Poker online USA: nuove misure contro il multi-account

poker-truffa-usaGli Stati Uniti sono la patria del poker e i casinò di Las Vegas ed Atlantic City sono consapevoli di quanto sia importante tutelare la regolarità e l’integrità del gioco. Queste dinamiche si stanno verificando sulle piattaforme online, con l'adozione d'importanti misure di sicurezza che sono in via di sviluppo in Nevada e nel New Jersey, prime due realtà che hanno legalizzato il poker sul web.

La sperimentazione in questi stati sarà decisiva per la futura regolamentazione federale. Per questo motivo, gli attori in gioco non vogliono lasciare nulla al caso.

NEVADA. Condizione per accedere alle piattaforme di gioco autorizzate non è quella della residenza ma è necessaria solo la presenza fisica all'interno dei confini dei due stati.  Pertanto la Gambling Commission del Nevada ha già predisposto dei sistemi di controllo. Ultimate Poker, la prima room attiva che sta offrendo gioco con regolare licenza, sta effettuando verifiche in questa prima fase test. 

TRIANGOLAZIONE CON CELLULARE. In che modo? Non solo con i classici sistemi di rilevazione online (vedi indirizzi IP) ma anche attraverso "triangolazione" con i telefoni cellulari. E questa funzione in futuro sarà implementata non solo per controllare la presenza fisica del giocatore all'interno dello Stato, ma anche per verificare che non vengano utilizzati altri account  sulla stessa piattaforma, nel medesimo luogo. Un modo per attenuare la diffusione del multi accounting, vero cancro del poker online, in particolare nel cash game ma anche negli Mtt. La sperimentazione nel Nevada potrebbe essere utile per l'intera industria dell'e-gaming nei prossimi anni.

PROBLEMI TECNICI. Al momento Ultimate Poker ha sottoscritto un accordo per le verifiche con i seguenti operatori telefonici: Verizon, Cricket Wireless e Virgin. Mancano all'appello ancora importanti compagnie ma è un primo passo e nei prossimi mesi il servizio sarà allargato.

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REGOLAMENTO. In New Jersey sarà presto reso pubblico il regolamento di gioco (il 3 giugno) ma dalle indiscrezioni sembra chiaro che vi saranno controlli molto rigidi sull'identità del giocatore: i casinò - secondo le prime indiscrezioni - potrebbero anche convocare il titolare del conto per una verifica sull'identità. Per il resto vi sono norme molto simili a quelle del sistema italiano: registrazione online con uso della carta d'identità o della patente e codice fiscale. Ma c'è di più.

BANCHE DATI ESTERNE. La vera novità è che i casinò di Atlantic City potranno verificare l'identità dei players con l'uso incrociato di banche dati esterne e governative, in modo tale da poter convalidare il conto con una certa sicurezza. Ad esempio i giocatori potrebbero essere interrogati sull'immatricolazione dei loro veicoli. Questa misura viene adottata soprattutto per verificare che il giocatore abbia un'età di almeno 21 anni. Naturalmente, i clienti potranno avere solo un conto su ogni piattaforma autorizzata.

GEO-LOCALIZZAZIONE. Anche in New Jersey verranno attuati controlli per verificare la presenza degli utenti all'interno dello Stato nel momento in cui aprono un tavolo online. Tale controllo verrà effettuato al momento dell'accesso e dopo ogni ora di gioco. Il regolamento non è ancora stato pubblicato ma secondo anticipazioni riportate dal noto legale Jeff Ifrah, saranno anche in questo caso, introdotti sistemi di rilevazione per identificare la posizione fisica del player.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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