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Russia, attacco telematico al poker: nuovo blocco ISP a PokerStars.ru

Il Governo russo sta intensificando gli sforzi contro il gioco online. Nonostante la regolamentazione del betting, Putin e i suoi collaboratori stanno facendo di tutto per arginare l’offerta di gioco non autorizzata.

Il Ministero delle telecomunicazioni ha messo a segno un duro colpo ai pokeristi russi, riuscendo ad aggiornare in maniera efficace il blocco a PokerStars.ru. Molti giocatori da venerdì non riescono a collegarsi alla prima room mondiale, a causa del ban dell’ISP.

Come noto la Russia e la Germania sono i principali mercati di PokerStars.com e rappresentano due spine nel fianco per Rational Group, non essendo regolamentati.

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Negli ultimi mesi, il temutissimo Roskomnadzor, il servizio federale per la supervisione delle telecomunicazioni ha aumentato il livello di impegno e gli investimenti per arginare l’offerta illegale. Ad esempio, poche settimane fa, ha scollegato in toto il servizio di hosting cloud di Amazon reo di ospitare una pubblicità di 888Poker. Insomma, lo scontro è oramai arrivato ai massimi livelli.

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Da tre anni Mosca ha deciso di bannare tutti i siti non autorizzati: vi è un disegno legge per disciplinare il poker online ma si prevedono tempi burocratici molto lunghi. Inoltre, in base a questo nuovo progetto, server e database dei siti di poker dovranno rimanere nei confini russi. Vi sono molte complicazioni per vedere in futuro il poker autorizzato da parte del Cremlino.

A dare notizia del recente blocco è stato il sito russo Pokeroff ed è stato confermato da un tweet ufficiale di PokerStars Russia.

I siti di affiliazione PokerStrategy.ru e GipsyTeam.ru hanno invitato i giocatori – attraverso PokerStars – ad aggiornare il nuovo client. Il blocco ISP in Russia ha ripetutamente colpito la room di Amaya e gli altri operatori di poker online nel recente passato. Negli ultimi 3 anni è un continuo rincorrersi e l’app di PokerStars è stata anche rimossa dall’Apple Store russo.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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