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Stanleybet: ‘pagheremo le tasse in Italia’

stanleybet-tasseStanleyBet, dopo aver incassato la sentenza favorevole della Corte di Giustizia Europea, ha sposato una posizione politica innovativa sotto il profilo fiscale, che determinerà – molto probabilmente – i futuri assetti del mercato italiano dei giochi, non solo online. 

Intervenuto al convengo sul tema caldo del 'Calcioscommesse', in corso di svolgimento a Roma, Giovanni Garrisi, Board Member del bookmaker di Liverpool, ha preannunciato novità storiche: “cominceremo – ha dichiarato ad Agicos – ad operare online dal 1 settembre (con regolare concessione AAMS, ndr) e pagheremo le tasse su tutte le giocate telematiche. Ma a questo punto non avrebbe senso non pagarle anche sulle giocate raccolte in agenzia. Il Cda di venerdì scorso ha deciso di avviare trattative per trovare il modo di pagarle”.

La posizione di StanleyBet è in linea con la recente circolare pubblicata dai Monopoli di Stato sull’applicabilità delle tasse a tutti gli operatori che raccolgono gioco in Italia, anche ai soggetti sprovvisti di licenza. Naturalmente, la posizione del book inglese (licenziatario però a Malta) condizionerà tutto il settore ed, in particolare, potrebbe essere significativo – sotto il profilo politico - per gli altri operatori che operano con licenza estera (.com).

D’altronde la stessa Gran Bretagna sta facendo retromarcia e il governo di Sua Maestà sembra intenzionato a tassare i bookmakers che operano offshore, in base ad un nuovo principio, quello del “punto di consumo”: se la giocata viene piazzata e accettata sul suolo britannico, deve essere tassata in base alle leggi britanniche, a prescindere dalla provenienza della licenza.

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Garrisi ha quindi preannunciato una trattativa con AAMS però ha voluto sottolineare: “si rinunci al bando delle scommesse. Perché riproporrebbe le stesse discriminazioni che abbiamo subito con le precedenti gare". In Italia Stanleybet ha circa 500 agenzie.

Naturalmente dovrà essere rivisto il rapporto con il paese licenziatario se verranno pagate le tasse nel nostro paese. Su questo punto Garrisi ha anticipato ad Agicos che saranno sviluppate ulteriori trattative con le autorità maltesi ma questo precedente potrebbe provocare un effetto domino non solo nel nostro paese.

Una cosa è certa: con le recenti prese di posizione di Gran Bretagna ed Italia, il mercato europeo dei giochi potrebbe essere rivoluzionato in pochi mesi, almeno sotto il profilo fiscale, con l'introduzione di nuovi principi ed equilibri politici differenti rispetto al passato. Dopo decenni di aspre (e infruttuose) lotte legali, potrebbe presto essere trovato un punto di equilibrio.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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