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Storie di poker: come diventare dealer professionisti

poker-live-dealerTra gli attori protagonisti della disciplina del poker sportivo live c’è senza dubbio la figura del dealer. Jerome Iozza (responsabile italiano di Cerus*, una delle scuole più famose) ci spiega il percorso da intraprendere per lavorare nei casinò europei e non solo.

L'Academy Casinò di Cerus ha sedi in tutta Europa: Roma, Parigi, Lione, Bordeaux, Manchester, Namur e Madrid. La prossima apertura è prevista a Berlino. 

Come si ottiene la licenza per lavorare nelle sale da gioco?
"Il corsista rimane con noi a Roma per 10 settimane e viene istruito su vari giochi: roulette, blackjack, texas hold'em e poker caraibico. Finito questo step vola per tre settimane a Manchester, dove viene assistito su tutto: alloggio etc. Al termine del corso gli viene rilasciata una licenza riconosciuta dalla Gambling Commission britannica e può iniziare a lavorare in tutti i casinò. I candidati devono sostenere anche un test d'inglese".

La vostra scuola collabora con tornei di livello internazionale?
"Si con Christian Scalzi e con il Marrakech Poker Open. Abbiamo anche una squadra di giocatrici che ci rappresenta".

In Italia che tipo di attività svolgete?
"Stavamo collaborando con diversi concessionari prestigiosi per l’organizzazione di freeroll che mettevano in palio diversi posti proprio per il Marracheck Poker Open ed altri premi. Si trattava di tornei con un centinaio di adesioni nelle più importanti Gaming Hall di Roma. Purtroppo però non è più possibile organizzare questi eventi per problemi legali. E' un vero peccato perché era l'occasione per socializzare. C'erano giocatori che per la prima volta si affacciavano al live e i nostri dealer facevano esperienza. Pensate che un cassaintegrato, due anni fa, è riuscito a vincere il satellite e a Marracheck ha vinto il Main Event, aggiudicandosi un primo premio di oltre 30.000 euro".

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Siete a stretto contatto con il movimento: la situazione del live in Italia?
"Purtroppo non c'è un ente che gestisce e coordina tutto. Vi è anarchia assoluta. Negli altri paesi, come in Inghilterra, esiste la "polizia dei giochi", fondata nel lontano 1968. Questo ente ha il controllo su tutto: monitorizza anche i movimenti sospetti dei giocatori nei casinò. E' un'ottima arma contro il riciclaggio e per garantire la regolarità all'interno delle sale da gioco. Dovrebbe essere costituita anche in Italia".

La realtà inglese è differente…
"Nel 1968 hanno chiuso tutti i casinò e poi li hanno riaperti con controlli molto severi. Ora a Londra ci sono 24 casinò aperti... In tutti i paesi la polizia dei giochi rilascia anche le licenze per i dealer. Solo in Italia la situazione è anomala".  

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La situazione dei circoli a Roma?
"Hanno chiuso il Cotton Club che era a mio avviso il migliore per i tornei. Erano circa 50 i dealer che lavoravano in quella sala. Era ben organizzato, in un ambiente dove trovavi seduto al tavolo l'ottantenne e il diciottenne. Dai liberi professionisti agli studenti".

Come disciplinerebbe il live in Italia?
"Farei una distinzione netta tra il cash game e i tornei. Se lo Stato vuole guadagnarci, allora regolamenti il cash game. I tornei sono una disciplina sportiva e non ci sono differenze rispetto al bridge e al burraco. Il Coni potrebbe essere la sede naturale per supervisionare i tornei di poker sportivo".

*Cerus Casinò Academy è un organismo di formazione professionale indipendente e specializzato nei corsi Professionali per l'impegno del personale nei casinò. L'istituto è accreditato presso l'UK Gaming Board e la Police de Jeux in Francia. Collabora con operatori del calibro di Lucien Barrier, Partouche, Tranchant, Grosvenor e Gala Group. La scuola è stata fondata nel 2003. Dopo quasi 10 anni di attività sono stati formati oltre 1.800 professionisti del settore. 

Leggi il reportage di Assopoker sul poker sportivo live!

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pokerlive@assopoker.com

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Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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