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USA & getta: la California (tra i primi mercati mondiali) deve dire addio al poker online

La California, inutile nascondercelo, potrebbe essere il primo mercato mondiale anche per l'e-gaming ma le difficoltà sono crescenti e dopo 10 anni, il processo di regolamentazione è tornato al punto zero.

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Considerando la popolarità del texas hold'em da quelle parti, l'industria del gioco ritiene "The Golden State" potenzialmente lo snodo cruciale negli Stati Uniti nell'evoluzione legislativa del poker online.

Il legislatore ha infatti rinviato ancora una volta (nell'ipotesi migliore al 2018!), il dibattito sulla possibilità o meno di regolamentare il "giochino".

Secondo OnlinePokerReport, le autorità locali avrebbe posticipato di nuovo l'esame del disegno legge presentato nel 2016 dal membro dell'assemblea parlamentare californiana Reggie Jones-Sawyer.

Dopo 10 anni di tentativi energici, anche quest'ultimo assalto sembra cadere nel vuoto con un rinvio (forse) al 2018 che ha tanto il sapore della bocciatura definitiva. L'unica cosa certa è che non si discuterà nulla in assemblea nel 2017.

Difficile riuscire a superare le resistenze delle potentissime lobby dei casinò e della card rooms terrestri. Troppe sale da gioco sono autorizzate in California e le proprietà (per lo più controllate dai nativi) sono state in questi anni molto abili nelle attività di lobbing, finanziando molti parlamentari che fanno parte dell'Assemblea legislativa di Sacramento.

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Jones-Sawyer ha commentato a Gambling Insider: "quando abbiamo iniziato con questo progetto siamo stati lenti e metodici ed abbiamo ottenuto discreti successi, ci vuole tempo". Ma fanno notare gli analisti che la discussione per un possibile voto non è stata inserita in agenda neanche nel 2018.

"Se guardiamo al programma dei lavori dell'assemblea, abbiamo altre priorità molto più importanti come la legge sui trasporti. Non sarebbe l'anno ideale per inserire all'ordine del giorno, e discutere, un tema così controverso" ha concluso il parlamentare californiano.

La missione sembra disperata, al limite dell'impossibile, mentre fonti autorevoli rivelano che un rappresentante di PokerStars è volato a Sacramento per ricostituire e finanziare una lobby a sostegno di questo progetto. La partita però sembra già persa in partenza.

Leggi anche: Speciale California: le cards rooms, dove i players bancano

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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