Vai al contenuto
americas-cardroom

WPN-AmericasCardroom: “guerra totale ai bot, saremo spietati e pronti ai danni collaterali”

“Tolleranza zero nei confronti dei bot, costi quel che costi” è la promessa di Phil Nagy, CEO di Winning Poker Network (WPN), la rete che ospita la poker room AmericasCardroom, finita nel mirino a seguito dell’autodenuncia da parte di “botter” su TwoPlusTwo. 

La scorsa settimana, l’utente del forum più noto del poker mondiale, “themadbotter“, aveva confessato di aver guadagnato 30.000$ grazie all’uso illegale di bot in 6 mesi, dopo un pesante lavoro di programmazione. Le sue dichiarazioni hanno suscitato molto rumore nel mondo del poker online, a tal punto che il ragazzo ha provato goffamente a ritrattare (temeva di essere stato smascherato), senza però successo.

americas-cardroom

FALLE NEL SISTEMA

“themadbotter” ha puntato il dito contro sulle falle del sistema di sicurezza della piattaforma Winning Poker Network (WPN) che, messa con le spalle al muro, è ora decisa a dichiarare guerra a 360 gradi ai bot. L’utente di TwoPlusTwo ha fatto il paragone con altre reti: ad esempio ha dichiarato che su PokerStars è quasi del tutto impossibile non essere scoperti, il software di Stars non è bot-friendly.

Phil Nagy, CEO di WPN, ha rilasciato parole pesanti durate un live streaming su Twitch: “Nei prossimi 30 giorni, noi faremo degli errori, noi banneremo purtroppo anche persone reali e non solo bot solo perché giocheranno in modo simile o avranno atteggiamenti simili. Ma noi siamo decisi a tracciare una linea netta, costi quel che costi, saremo spietati nel bannare”.

“In questa guerra – prosegue Nagy nella dichiarazione ripresa da PokerIndustryPro – devi accettare anche danni collaterali. Per fare le cose nel modo giusto, devi tracciare una linea retta nella sabbia. Se ci saranno caduti innocenti in questa guerra, mi scuso con loro, ma questo è quello che vuole la gente e noi siamo costretti ad accettare dei danni collaterali”.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

BOT: RISCHI LEGALI

Parole forti e dure, ma messo di fronte all’evidenza Nagi non poteva che passare all’azione. Il suo network infatti è ora esposto a rischi legali enormi: alcune delle persone cadute nella trappola bot, potrebbe presentare denunce e richieste danni ingenti se riuscisse a dimostrare la culpa in vigilando (colpa nel vigilare) del suo network che è comunque responsabile anche per fatti illeciti altrui (i botter). Poker rooms e piattaforme hanno naturalmente degli obblighi ben precisi nei confronti degli utenti e devono far in modo di garantire la massima sicurezza possibile.

E’ proprio per questo motivo che l’anno scorso la poker room svedese Svenska Spel aveva usato il pugno duro contro alcuni truffatori che usavano in maniera sistematica bot sul network scandinavo: è finito tutto davanti ad un giudice penale.

Anche la Gambling Commission britannica sta studiando il fenomeno ed è molto probabile che nei prossimi mesi aggiorni i propri regolamenti. In Italia, nelle ultime settimane abbiamo assistito alla reazione di diversi poker network, con raffiche di ban per uso di bot e per collusion (in particolare nei sit and go).

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI