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Blackjack: quattro punti cardine nella strategia di gioco, tra split e "carta"

Con coppie di 8 e assi si divide sempre

Uno degli aspetti che più di altri animano il dibattito nel Blackjack sulle strategie da utilizzare è lo split. Ovvero quando ci vengono distribuite due carte uguali. Esistono tabelle che consigliano di dividere le due carte, soprattutto in base alla carta che possiede in quel momento il banco. Dunque a seconda di quello che possiede quest'ultimo, noi dobbiamo decidere se conviene o meno lo split. 

Tranne però quando abbiamo una "coppia" di 8 0 di assi. Indipendentemente dalla carte che ha davanti a se il mazziere. Molti giocatori tendono a non splittare la coppia di 8 nel momento in cui il banco ha un 9, un 10 o un asso: in realtà giocare due mani con un singolo 8, ottenuto dalla divisione,  rappresenta un vantaggio rispetto a giocare una mano sola con un 16.

È semplice: a lungo termine optare per due 8 contro un 9, un 10 o un asso del banco pagherà di più rispetto a chiedere una carta con un 16 complessivo. Lo stesso discorso vale per gli assi. Presi singolarmente possono valere 11 e se centriamo un 10 o una figura, siamo davvero in una botte di ferro.

Mai dividere 5 e 10

Discorso inverso nelle strategie del Blackjack, quando ci viene distribuita una coppia di 5 o di 10 (intenso come 10 vero e proprio, oppure figure che valgono appunto 10). Tutto questo, senza considerare la carta di cui dispone il banco. Splittare in questo caso si rivela nel lungo periodo come un'opzione poco remunerativa.

E' sempre meglio pescare una o più carte da aggiungere al 10, anziché dividere i 5 e giocare due mani distinte. In fondo partiamo da una base complessiva di 10 (5 + 5) e abbiamo ottime probabilità di ottenere un punteggio alto anche pescando una sola carta, senza correre il rischio di sballare.

Road to Campione

Molto spesso, se frequentate i tavoli da Blackjack, vedrete giocatori splittare anche una coppia di 10 o figure. Diciamo che di base non è sbagliato considerando che ha buone probabilità di vittorie questa scelta. Ma dovete sempre ricordarvi che una coppia di 10 da un valore complessivo di 20. Perché complicarsi la vita e peggiorare una sorta di punto fatto? Usate sempre il buon senso.

2 e 3 sono come Jolly per il banco

Altra questione spinosa nel vasto mondo del balckjack, riguarda un 2 o un 3 in possesso del banco, quando il nostro totale è 12. Ricordatevi che carte così basse da parte del mazziere rischiano di trasformarsi in un jolly pericoloso a favore del banco stesso. Dunque se noi abbiamo 12 e il banco ha un 2, conviene chiamare una terza carta.

Molto spesso i giocatori, soprattutto quelli inesperti, sono tentati di rimare. Si sentono al sicuro e sono convinti che le probabilità di sballare per il mazziere siano alte. E' una mezza verità.  Il vero punto è che contro un dealer con un 2 o un 3, a lungo termine ogni strategia è perdente. Tuttavia, quella migliore è comunque chiedere carta: pur se a volte si arriverà a sballare, nel complesso le perdite saranno inferiori.

18 soft vs carta alta al banco: chiedere sempre carta

Nel blackjack uno degli errori più comuni da parte dei giocatori è quello di non valutare bene i vari 17 o 18 soft. Sono punteggi che si ottengono ad esempio con asso e un sette. La somma da 18 e ci troviamo quindi davanti ad 18 soft. Il problema nasce se contemporaneamente il banco ha dalla sua una carta alta: 9, 10 o asso. Molti players optano per stare e invece l'azione giusta sarebbe quella di chiamare.

Nella situazione appena descritta, con A-7 e il banco con un 9, un 10 o un asso, sarà sempre il dealer a essere favorito. Tuttavia, chiedere una carta è comunque la strategia migliore. Se dovessimo pescare una carta bassa come asso (lo facciamo valere 1 e non 11), 2 o 3 avremmo un totale superiore a 18.

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In questo modo miglioriamo le probabilità di vittoria. Se invece peschiamo una carta di valore 10, il totale della mano rimane invariata. Per concludere quindi,  se il banco ha un 9, un 10 o un asso, la miglior strategia con A-7 è sempre chiedere carta, con l'obiettivo di raggiungere 19-21 soft o 17-21 hard.

Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 10 mila articoli sportivi. Da 15 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".
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