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Casinò di Montecarlo: gambler di Torino ruba 14 fiches in 40 minuti, arrestato! Quando provarono a portarsi via 1,8 milioni

Un uomo italiano residente a Torino è finito a processo nel Principato di Monaco: è stato identificato dopo 1 anno di ricerche. Lo accusano di aver rubato 14 fiches al Casinò di Montecarlo il 20 luglio del 2016.

Solo grazie ai filmati della video sorveglianza interna sono riusciti ad identificare in questi giorni il gambler che in meno di 40 minuti era riuscito ai tavoli a rubare 10 chips dal valore di 100 euro ed altre 4 da 25 euro, per un bottino di 1.100 euro. Certo che finire nei guai per circa mille euro è un pò bizzarro. Ma nel Principato per reati ai danni del casinò non scherzano. Ne sa qualcosa un altro cittadino italiano che provò a giocare con soldi falsi e fu condannato a 2 anni di reclusione.

Riguardo invece l'ultimo caso, la polizia però è riuscito a capire la sua identità dopo 12 mesi: una volta scoperto, rivela Nice Matin, sono scattate le manette. Non aveva precedenti penali in Francia mentre in Italia aveva già avuto rapporti con la giustizia per casi di assegni scoperti, droga e ricettazione dal 1984 al 2011. Il quotidiano francese non rivela però il nome dell'uomo del quale non si conosce neanche l'età. L'unica cosa nota è che è piemontese.

Non tutti gli italiani hanno un buon rapporto con il Casinò di Montecarlo. Proprio un anno fa, un uomo 60enne di Lodi provò a truffare la società di gestione monegasca della sala da gioco per quasi due milioni, presentando 18 assegni falsi ed ottenendo in cambio fiches dal valore di 1,8 milioni di euro.

Smascherato è stato condannato in contumacia a 18 mesi di reclusione senza condizionale (era noto alle forze dell'ordine come un truffatore seriale) ma è sparito nel nulla ed è risultato fin da subito latitante.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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