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I casinò di Las Vegas bannano Bujar "Bruce" Kaloshi: il pericolo numero uno ai tavoli di blackjack

La Nevada Gaming Commission ha vietato l'accesso a tutti i casinò dello stato, al noto gambler Bujar "Bruce" Kaloshi che da poche ore è stato inserito nella "prestigiosa" black list delle sale da gioco di Las Vegas.

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Il curriculum del personaggio d'altronde è ricco di episodi ed "incidenti" con la giustizia che hanno alla fine indotto l'ente regolatore a dover aggiornare il proprio libro nero: al momento fanno parte di questo esclusivo clan, ben 33 persone.

Bujar Kaloshi, in arte "Bruce", ha provato ad emulare il noto "maestro" Archie Karas (ultimo a finire nella lista nera), cercando in tutti i modi di barare ai tavoli di blackjack. Una delle sue specialità è senza dubbio quella di segnare le carte con inchiostro "invisibile" agli occhi umani, ma non allo sguardo attento degli addetti alla sicurezza dei casinò.

E' stato arrestato e condannato diverse volte, dal 2000 ad oggi, negli stati del Nevada, Connecticut, Iowa e Lousiana. La Division of Gaming Enforcement del New Jersey lo aveva già bandito da Atlantic City.

E' ritenuto il pericolo numero uno ai tavoli del blackjack anche per la sua abilità nel riuscire a cambiare identità, truffando parecchi casinò in questi anni.

Si è tenuta prima di Natale, l'udienza davanti alla Nevada Gaming Commission: Kaloshi è stato convocato per difendersi dalle accuse ma non è si è presentato ed il ban è scattato in modo automatico.

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Bujar Kaloshi in una foto segnaletica (sfuocata) scattata ad Atlantic City e ripresa dalla stampa statunitense

Per l'ufficio del Procuratore Generale del Nevada, "Bruce" è "famoso per la sua sgradevole reputazione" ed è "una seria minaccia per la fiducia del pubblico" nei confronti dell'industria del gambling dello Stato che vale 11 miliardi di dollari all'anno.

L'ultimo a finire nella black list era stato il "mitico" Archie Karas, uno dei gamblers più famosi degli ultimi 30 anni. Nota la sua run favorevole che lo portò a vincere 40 milioni di dollari nel 1990 ai tavoli verdi, partendo da un bankroll di soli 50 biglietti verdi. Ma a Vegas è sempre meglio non abusare mai, perché la fortuna fa presto anche a girarti le spalle e il buon Archie perse tutto tra il 1995 e il 1996.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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